Diagnostica per immagini con la nuova Tac a 64 strati

A supporto delle attività cliniche e riabilitative su persone che hanno subìto lesioni midollari in seguito a traumi gravi o altre malattie, la Casa di Cura San Raffaele Sulmona si è dotata di un Servizio di Diagnostica per immagini di alto livello. Da luglio tutte le tecnologie utilizzate dall’Unità Spinale della struttura saranno messe a disposizione anche del pubblico in convenzione con il Ssn. Si tratta di un’importante novità per un territorio ampio e non particolarmente ricco di servizi di questo tipo, come quello che su cui insiste Sulmona: l’Abruzzo e parte di altre regioni del Basso Adriatico. Il reparto, inserito in una struttura di recente creazione, utilizza tecnologie di ultima generazione, sia nell’ambito delle metodiche più tradizionali che in quello dei sistemi di imaging più avanzati. Alle prestazioni di Radiologia convenzionale, Ortopantomografia, Mammografia, Ecografia (addominale, muscolo-scheletrica, mammaria, tiroidea, etc.), si aggiungono quelle realizzabili con la Tac (oggi più comunemente e semplicemente chiamata Tc) e la risonanza magnetica.
Grazie alle loro caratteristiche innovative, le attrezzature di Tc e Rm adottate dalla Casa di Cura San Raffaele Sulmona consentono di effettuare una notevole varietà di esami con e senza mezzo di contrasto. Per la Tc è disponibile un’apparecchiatura Siemens Somatom a 40 strati ampliabile a 64 strati. «Con questa tecnologia - spiega il dottor Giorgio Felzani, responsabile dell’Unità Spinale del San Raffaele Sulmona - possiamo ottenere ricostruzioni ad alta definizione e tridimensionali di tutte le parti del corpo da studiare».
L’apparecchiatura è stata concepita per offrire prestazioni di eccellenza nella diagnostica clinica quotidiana e nella ricerca biomedica, ed è particolarmente indicata per esami dell’apparato scheletrico e del sistema cardiovascolare. Per la risonanza magnetica la scelta è caduta sul modello Rm Siemens Magnetom Espree da 1,5 Tesla. Si tratta di un sistema di tipo «open bore». Grazie all’uso di un magnete molto largo ma poco lungo, questa Rm permette ai pazienti di effettuare la maggior parte degli esami con la testa fuori dal tunnel. Una caratteristica che rende questa macchina utilizzabile senza problemi anche con persone che soffrono di claustrofobia. L’apparecchiatura permette, inoltre, qualsiasi studio anatomico (anche Rachide in toto) con un’altissima risoluzione e con tempi rapidi di acquisizione delle immagini.

In un prossimo futuro, a questo parco tecnologico già completo e all’avanguardia per l’imaging (che comprende anche un sistema avanzato per la videourodinamica, per lo studio delle alterazioni funzionali vescico-sfinteriche), si aggiungerà una risonanza magnetica da 3 Tesla.