Cultura e Spettacoli

Il dibattito Dall’embrione all’eutanasia, tutti cercano un «limite»

Il dibattito sui temi bioetici è diventato sempre più forte nel corso degli ultimi anni. Si discute di quale sia la vera natura della vita umana. Di quale sia il momento in cui un embrione inizi realmente a essere un membro della specie umana. Di quando un malato, in condizioni terminali, debba ancora essere curato, di quando la terapia si trasformi in accanimento, oppure di quando «staccare la spina» sia, invece, un delitto contro la vita.
Una discussione così forte, che tocca temi che spaziano dalla libertà alla ricerca scientifica, passando per la dignità della persona, non poteva non trasformarsi anche in dibattito culturale, a colpi di libri. Oltre a La crisi del dono di cui abbiamo ampiamente parlato in questa pagina è impossibile non citare tra le ultime uscite anche La vita è uguale per tutti. La legge italiana e la dignità della persona di Paola Binetti (Mondadori, pagg. 132, euro 14). Paola Binetti, oltre ad essere una deputata del Pd è neuropsichiatria infantile e profondamente cattolica.
Proprio questa sua condizione di «tramite» tra mondi diversi l’ha spinta a discutere di questi temi. Dal diritto alla salute all’etica che dovrebbe regolare le scelte di fine vita. Il suo sforzo è proprio quello di cercare di affrontare queste questioni epocali tenendo insieme la Costituzione e i valori, le sensibilità, del credente. A partire ovviamente dalla «frattura» culturale e morale provocata dal caso di Eluana Englaro. Sul quale la Binetti, tra i promotori della nuova legge sul «fine vita», ha le idee chiarissime: «A chi si chiedesse che senso abbia una vita come quella di Eluana, basterebbe sfogliare i giornali di questi mesi per comprendere fino a che punto è stata in grado di provocare le nostre intelligenze, di toccare i nostri cuori e di mobilitare le nostre volontà, proprio da quel letto in cui non sembra capire cosa accada intorno a lei».
Ma il libro della Binetti si inserisce in una discussione molto più ampia per fissare i confini della natura umana. E non coinvolge solo i cattolici. Edoardo Boncinelli nel suo L’etica della vita (Rizzoli) si è posto le stesse domande, relativamente all’embrione, dandosi delle risposte laiche. E questa necessità di stabilire un limite condiviso è la vera istanza importante. Perché le risposte etiche non possono venire dalla tecnica o dalla scienza. La tecnica ci rende capaci di fare sempre più cose.

Non di scegliere quali siano giuste e quali no.

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