Roma - Arriva (in anticipo) il grande caldo in
tutto il paese, e come ogni anno si moltiplicano le raccomandazioni
di medici ed esperti soprattutto per le persone a rischio. Ma è il
Ministero della Salute a fornire il decalogo più completo con tutti i
consigli utili per resistere alle ondate di calore e trovare sollievo
dall’afa. Ecco le 10 "regole d’oro".
Evitare l’esposizione all’aria
aperta nelle ore più calde, in particolare nella fascia oraria compresa
tra le 12.00 e le 18.00. È sconsigliato l’accesso ai parchi ed alle aree
verdi soprattutto ai bambini molti piccoli, agli anziani, alle persone
non autosufficienti o alle persone convalescenti. Inoltre, deve
essere evitata l’attività fisica intensa all’aria aperta durante gli orari
più caldi della giornata. In caso di afa prolungata per più giorni,
offrire assistenza a persone a maggiore rischio (ad esempio anziani
che vivono da soli). Segnalare ai servizi socio-sanitari eventuali
situazioni che necessitano di un intervento. In presenza di uno dei
sintomi sospetti contattare un medico. Per chi assume farmaci,
consultare il proprio medico curante per eventuali adeguamenti
della terapia farmacologica.
Migliorare il clima dell’ambiente
domestico e di lavoro I principali strumenti per il controllo della
temperatura sono le schermature, l’isolamento termico ed il
condizionamento dell’aria. Una misura facilmente adottabile in casa
è la schermatura/ombreggiamento delle finestre esposte al sole
mediante tende e/o oscuranti esterni regolabili (persiane,
veneziane). L’uso di un condizionatore d’aria rinfresca l’ambiente,
dando una sensazione di beneficio agli occupanti.
Occorre evitare, comunque, continui passaggi dagli ambienti caldi
a quelli più freschi, soprattutto se si soffre di una malattia
respiratoria. I ventilatori meccanici, accelerano soltanto il
movimento dell’aria ma non abbassano la temperatura ambientale.
In questo modo la temperatura percepita diminuisce e pur dando
sollievo, i ventilatori stimolano la sudorazione ed aumentano il
rischio di disidratazione, se la persona esposta non assume
contemporaneamente grandi quantità di liquidi. Per tale ragione i
ventilatori non devono essere indirizzati direttamente sul corpo. In
particolare, quando la temperatura interna supera i 32°C, l’uso del
ventilatore è sconsigliato poichè non è efficace per combattere gli
effetti del caldo e può avere effetti negativi aumentando la
disidratazione.
Bere almeno due litri di acqua al giorno e
mangiare molta frutta fresca che contiene fino al 90% di acqua. Gli
anziani devono bere anche se non se ne sentono il bisogno,
privilegiando l’acqua del rubinetto. Evitare di bere bevande gassate
o troppo fredde. Evitare, inoltre, bevande alcoliche e caffè che,
aumentando la sudorazione e la sensazione di calore,
contribuiscono ad aggravare la disidratazione.
Evitare i pasti abbondanti,
preferendo quattro, cinque piccoli pasti durante la giornata, ricchi
soprattutto di verdura e frutta fresca, evitando cibi pesanti e
ipercalorici come fritti e carni grasse. Le temperature ambientali
elevate possono agire sulla corretta conservazione domestica degli
alimenti, pertanto si raccomanda attenzione alle modalità di
conservazione degli alimenti deperibili (latticini, carni, dolci con
creme, gelati, etc).
Elevate temperature ambientali possono inoltre favorire la
proliferazione di germi che possono determinare patologie
gastroenteriche anche gravi.
Indossare un abbigliamento leggero
e proteggersi dai raggi solari. I vestiti devono essere leggeri e
comodi, di cotone, lino o fibre naturali. Devono essere evitati quelli
in fibre sintetiche, che ostacolano la traspirazione e possono
causare pririto, soprattutto alle persone allergiche. Se si ha un
familiare malato e costretto a letto, assicurarsi che non sia troppo
coperto. All’aperto è utile indossare cappelli leggeri e di colore
chiaro per proteggere la testa dal sole diretto. È importante inoltre
proteggere la pelle dalle scottature con creme solari con alto fattore
protettivo.
Adottare alcune precauzioni se si esce in macchina.
Non lasciare sole le persone, anche se per poco tempo, nella
macchina parcheggiata al sole. Se si entra in una macchina
parcheggiata al sole, per prima cosa aprire gli sportelli per ventilare
l’abitacolo ed iniziare il viaggio con i finestrini aperti, per abbassare
la temperatura interna, o utilizzare il sistema di climatizzazione
dell’auto. Attenzione anche ai seggiolini di sicurezza per i bambini:
prima di sistemarli sul sedile verificare che non sia surriscaldato.
Ipertesi e cardiopatici: evitare di alzarsi in modo brusco I pazienti
ipertesi e cardiopatici, soprattutto se anziani, sono particolarmente
suscettibili agli effetti negativi del caldo e possono manifestare
episodi di ipotensione arteriosa nel passare dalla posizione sdraiata
alla posizione eretta. È consigliabile, pertanto, evitare il brusco
passaggio dalla posizione orizzontale a quella verticale, che
potrebbe causare anche perdita di coscienza (sincope). Se bisogna
alzarsi dal letto, soprattutto nelle ore notturne, è necessario non
farlo mai bruscamente, ma fermarsi in posizioni intermedie
(esempio: seduti al bordo del letto per alcuni minuti) prima di alzarsi
in piedi.
Ricordarsi che il caldo può
potenziare l’effetto di molti farmaci utilizzati per la cura
dell’ipertensione arteriosa (pressione alta) e di molte malattie
cardiovascolari. Durante la stagione calda è opportuno, quindi,
effettuare un controllo più assiduo della pressione arteriosa e
richiedere il parere del medico curante per eventuali aggiustamenti
della terapia. Deve essere sempre il medico curante a guidare
l’utilizzo dei farmaci ed ogni decisione sulla terapia deve essere
presa sempre dal medico curante alla luce di ogni singola situazione
clinica.
Attenzione ai cambiamenti di abitudine e di attività della
persona anziana. Occorre considerare come importanti campanelli
di allarme che possano far pensare ad un aggravamento dello stato
di salute di una persona anziana la riduzione di alcune attività
quotidiane, come: spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare
regolarmente in bagno, lavarsi. La riduzione di una o più di queste
funzioni in una persona anziana può significare un peggioramento
dello stato di salute ed è consigliabile per questo segnalarla al
medico curante, per un eventuale suo controllo delle condizioni
cliniche.
Conservare correttamente i farmaci. Alcuni principi
attivi terapeutici, qualora utilizzati in condizioni climatiche
caratterizzate da alte temperature, possono provocare o potenziare
i sintomi connessi all’ipertermia.
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