Artrite reumatoide: attenzione ai cibi che aumentano l'infiammazione

Un'alimentazione errata è in grado di scatenare una marcata risposta infiammatoria. La conseguenza? Sintomi più invalidanti e duraturi

Artrite reumatoide: attenzione ai cibi che aumentano l'infiammazione
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L'artrite reumatoide è una patologia cronica autoimmune caratterizzata dall'infiammazione della membrana sinoviale delle piccole e grandi articolazioni. Ad esserne colpito è in particolar modo il sesso femminile, con un rapporto maschi/femmine di 2 a 1. Generalmente il disturbo esordisce tra i 40 e i 60 anni, ma non mancano diagnosi precoci durante l'infanzia e l'adolescenza.

L'artrite reumatoide spesso rende complicata la quotidianità dei pazienti. Soprattutto nelle donne essa si associa ad altre problematiche, quali la fibromialgia e le disfunzioni tiroidee. Numerosi studi nel corso degli anni hanno evidenziato come alcuni cibi siano in grado di peggiorare la sintomatologia. Scopriamo insieme quali sono.

Le cause e i fattori di rischio dell'artrite reumatoide

Abbiamo detto che l'artrite reumatoide è una malattia autoimmune. Ciò significa che il sistema immunitario produce autoanticorpi diretti contro le articolazioni, provocando così danni e una flogosi perenne.

Attualmente le cause non sono note, tuttavia che esistano vari fattori che aumentano la possibilità di svilupparla. Si pensi, ad esempio, ad alcune infezioni virali (Human Herpes Virus 6, Epstein-Barr Virus), al fumo di sigaretta, alla cattiva igiene orale e allo stress.

Non è ancora ben chiaro se bassi livelli di vitamina D rappresentino un ulteriore fattore di rischio o se siano semplicemente una conseguenza della patologia.

I sintomi dell'artrite reumatoide

La comparsa della sintomatologia è graduale ed è a carico soprattutto delle articolazioni. Esse, infatti, sono dolenti, calde e rigide, in particolar modo al risveglio e dopo un periodo di inattività. Nel tempo sopraggiungono deformazioni più o meno marcate.

Circa il 30% dei pazienti presenta altresì rigonfiamenti sottocutanei (noduli reumatoidi) nelle zone sottoposte a pressione (parte posteriore dell'avambraccio vicino al gomito).

Non mancano altre manifestazioni, quali febbricola, perdita dell'appetito, sensazioni di occhi o di bocca secca, stanchezza e malessere generale.

Raramente e solo nelle forme più gravi l'infiammazione dell'artrite reumatoide interessa le zone extra-articolari, come la cute, il cuore, i polmoni, i reni e gli occhi.

L'artrite reumatoide e l'alimentazione

L'alimentazione gioca un ruolo decisivo nell'evoluzione in negativo o in positivo dell'artrite reumatoide. La comunità scientifica ha appurato che una dieta non appropriata è in grado di aggravare l'infiammazione. A tal proposito si dovrebbe limitare il consumo di:

  1. Grassi saturi e trans
  2. Cibi processati e ricchi di zuccheri raffinati
  3. ​Alimenti ricchi di prodotti finali della glicazione avanzata
  4. Glutine
  5. Sale
  6. Alcol

1. Grassi saturi e trans

I grassi saturi, presenti in abbondanza nelle carni rosse, negli insaccati, nei prodotti da forno industriali, negli alimenti fritti e nei latticini interi rappresentano un vero e proprio pericolo per chi soffre di artrite reumatoide. Essi, infatti, stimolano la produzione di citochine pro-infiammatorie e rendono così la flogosi più intensa ed estesa.

2. Cibi processati e ricchi di zuccheri raffinati

Hamburger, snack confezionati, pasti pronti, biscotti e bibite zuccherate non sono solo in grado di far aumentare i livelli dei marcatori infiammatori come la proteina C-reattiva (PCR), ma anche i livelli di emoglobina glicata, ovvero un marker a lungo termine del controllo della glicemia.

3. Alimenti ricchi di prodotti finali della glicazione avanzata

I prodotti finali della glicazione avanzata sono molecole che si creano in seguito alla reazione tra zuccheri e proteine o grassi. Esistono naturalmente negli alimenti animali crudi e si formano anche mediante metodi di cottura come la griglia e la frittura. Un loro eccesso favorisce lo stress ossidativo e l'infiammazione nei soggetti con artrite reumatoide.

4. Glutine

Il glutine è un complesso proteico tipico di molti cereali, grano, orzo, segale solo per citarne alcuni. Un consumo eccessivo può portare ad un peggioramento dello stato infiammatorio. Inoltre sembrerebbe che i celiaci abbiano una probabilità maggiore di sviluppare l'artrite reumatoide.

5. Sale

L'eccesso di sale nella dieta degli individui affetti da artrite reumatoide è assolutamente deleterio. Esso, infatti, comporta un innalzamento dei marcatori infiammatori e, in più, facilita la rottura della cartilagine.

6. Alcol

Il consumo smodato di alcol è pericoloso per due motivi.

Da una parte si assiste a un peggioramento della sintomatologia dovuta allo stato di flogosi sempre più intenso. Dall'altro le bevande alcoliche possono interagire con alcuni farmaci assunti per controllare la malattia, scatenando effetti collaterali anche seri.

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