Dieta e alimentazione

Dieta Duke: cos'è e come funziona

La dieta Duke è un regime alimentare dimagrante sviluppato negli anni '70 dall'omonima università statunitense: prevede un piano dietetico estremamente rigido, rivolto alle persone affette da grave obesità

Dieta Duke, che cos’è come funziona
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La dieta Duke è nata negli Stati Uniti e prende il nome dall'omonima Duke University: venne ideata dai ricercatori locali intorno agli anni '70, per contrastare l’obesità. Sulla base di questo regime alimentare, è poi nato il Duke Diet and Fitness Center. La dieta prevede un piano dimagrante rigoroso, diviso in ben quattro fasi della durata di circa 3-4 settimane. Ha come obiettivo quello di far perdere peso, cambiando il proprio stile alimentare in maniera drastica.

In questo regime alimentare è permesso consumare quattro pasti al giorno quando si ha fame, senza seguire orari precisi. La regola rigida è che bisogna consumarli entro le 15. Si basa infatti sul principio che solo nelle prime ore del mattino e nella prima parte della giornata è possibile bruciare più calorie.

Com’è strutturata la dieta Duke

frutta di stagione

La dieta Duke contempla il consumo di molte verdure perché, oltre a essere molto ricche di fibre, donano un effetto saziante immediato: non a caso, questo regime predilige minestroni e zuppe di verdure. Inoltre, una grande attenzione viene concessa nei confronti dell’idratazione dell’organismo. È prevista l’assunzione di molta acqua, succhi di limone e tisane dall’effetto detox, in modo da purificare l’organismo da scorie e tossine in eccesso.

A chi segue questo regime alimentare è inoltre permesso consumare pesce, carne, uova e formaggi sin dalla prima settimana, in modo da fare il pieno di proteine animali. I cibi da evitare sono invece quelli ricchi di zuccheri, calorie e scarsi dal punto di vista nutrizionale, come salumi grassi, prodotti confezionati quali snack e merendine e cibi surgelati.

Le quattro fasi della dieta Duke variano a seconda degli alimenti che è permesso consumare. Ciascuna fase dura dalle tre alle quattro settimane. La prima fase è quella più drastica, perché si tratta di un regime alimentare ipocalorico e povero di carboidrati. In questo periodo è permesso mangiare molte verdure, alternate a cibi ricchi di proteine come carne e pesce. Tra i cibi esclusi in questa fase vi sono la frutta e i cereali. La seconda fase è una ripetizione della prima. In questo secondo step, tuttavia, è concesso consumare porzioni di frutta fresca di stagione, in modo da apportare all’organismo preziose scorte di vitamine e sali minerali. L’ideale è consumarne due porzioni al giorno e sempre prima delle 15. Solo nella terza fase possono essere reintrodotti alimenti ricchi di carboidrati, come cereali e legumi.

L’ultima fase è detta di mantenimento, sebbene non venga eliminata la regola ferrea di consumare i propri pasti entro le 15. In questa fase a colazione sono permessi latticini, yogurt, latte scremato e cereali senza zuccheri aggiunti. È concessa inoltre una cena libera solo una volta a settimana.

Quali sono i benefici e le controindicazioni

dieta iperproteica

La dieta Duke promuove al suo interno l’esercizio fisico come pratica quotidiana. Basta anche una passeggiata a passo svelto di almeno una ventina di minuti al giorno per ottenere giovamento. È un regime alimentare che aiuta a perdere 8 kg in quattro settimane ed è considerato un esempio di digiuno intermittente. La dieta è stata studiata per far fronte alle esigenze delle persone obese o in forte sovrappeso.

Dal punto di vista nutrizionale, non risulta però molto bilanciata, soprattutto nelle prime fasi. Inoltre, non rispetta il ritmo circadiano. Infatti, non consumare cibo dopo le 15 espone l’organismo a un digiuno forzato che si ripercuote sulla psiche, esponendo a maggiore stress, ansia e depressione. Comporta uno squilibrio ormonale nella produzione di insulina, che risulta bassa, e di glucagone, che al contrario viene prodotto di più. Se protratta a lungo questa dieta può provocare il rischio di sviluppare malattie metaboliche e neurodegenerative.

Facendo perdere peso in poco tempo, espone inoltre maggiormente al rischio di effetto yo- yo. Infatti, quando si reintroducono altri alimenti, si rischia di aumentare di peso in maniera considerevole.

Inoltre, il basso consumo di carboidrati può creare problemi di costipazione e un rialzo dei livelli di colesterolo, a causa del consumo di uova e carni rosse.

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