Invecchiare bene? Ecco le proprietà di timo e origano

Uno studio condotto da Università degli Studi di Milano, Nestlè Institute of Health Sciences e Altos Labs ha messo in luce come i componenti vegetali proteggano l'organismo dagli effetti del passare del tempo

Invecchiare bene? Ecco le proprietà di timo e origano
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Invecchiare e contrastare le conseguenze del trascorrere del tempo sulla salute è possibile. E un aiuto viene dalla natura. Timo e origano, due piante diffusissime e molto utilizzate in cucina, contengono elementi anti invecchiamento.

A far luce sulle proprietà benefiche presenti in alcuni vegetali è uno studio realizzato in collaborazione tra Università degli Studi di Milano, Nestlè Institute of Health Sciences e Altos Labs e pubblicato su Nature Aging.

Invecchiare e proteggere le cellule

Anziani

L’invecchiamento cellulare è un processo complesso, influenzato da plurimi fattori.

Come dunque sostenere le cellule che devono fare i conti con la senescenza? E’ questo uno dei temi su cui si stanno focalizzando gli scienziati.

Uno dei modi per aiutare le cellule e invecchiare in salute è l’attivazione controllata di autofagia e mitofagia. Questi ultimi sono i meccanismi di controllo della qualità cellulare e che promuovono un invecchiamento sano.

Lo studio

Origano

Grazie al lavoro svolto, i ricercatori hanno identificato due molecole naturali come potenti attivatori di autofagia e mitofagia: il timolo e il carvacrolo. Si tratta di due elementi contenuti negli alimenti tipici della dieta mediterranea come il timo e l’origano.

Gli studi condotti su modelli sperimentali hanno fatto emergere come tali composti siano in grado di mimare alcuni benefici del digiuno e della restrizione calorica, attivando l’autofagia in modo controllato.

Come spiega in un articolo pubblicato su La Statale news Dario Brunetti del dipartimento di Scienze cliniche e di comunità e principale ricercatore presso l’IRCCS Fondazione Istituto Neurologico Carlo Besta “Il prossimo passo sarà testare dosaggi e biodisponibilità nell’uomo, valutando se l’assunzione alimentare può raggiungere concentrazioni efficaci e monitorando biomarcatori di attivazione dell’autofagia e dell’invecchiamento epigenetico in studi clinici”.

I terpenoidi (i composti chimici) delle erbe comuni promuovendo dunque l'autofagia quando si invecchia e il sovraccarico metabolico sono ritenute molecole interessanti per la promozione della salute basata sulla nutrizione.

Tali elementi potrebbero essere quindi utili per aiutare la salute dei muscoli, la resilienza

metabolica, per rallentare l’invecchiamento e trattare le malattie mitocondriali. Divenendo così importanti a livelli preventivo e complementari ai farmaci anti invecchiamento.

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