Occhio ai cibi ultraprocessati. Quali sono i (pericolosi) insospettabili

Chris van Tulleken, medico e divulgatore, ha lanciato l'allarme: attenzione ai cibi già pronti o confezionati

Occhio ai cibi ultraprocessati. Quali sono i (pericolosi) insospettabili
00:00 00:00

Acquistati e consumati in quasi tutto il mondo, i cibi ultraprocessati, simbolo della nostra epoca, costituiscono però un rischio per la salute. Secondo il medico e divulgatore scientifico per la BBC Chris van Tulleken, possono fare davvero male e causare patologie anche gravi, ecco perché sarebbe meglio evitarli il più possibile.

Van Tulleken ha addirittura scritto un libro sull'argomento, ribadendo il concetto e spiegando che certi cibi da eliminare dalla nostra dieta sono addirittura insospettabili. Non si tratta soltato dei "classici" piatti già pronti da scaldare, o merendine varie. A preoccupare sono anche quegli alimenti che contengono emulsionanti, oppure aromi artificiali. Nel suo libro "Cibi Ultra processati - Come riconoscere ed evitare gli insospettabili nemici della nostra salute", il medico inglese ha riportato tutto ciò che sa. Ma come fare a riconoscere cos'è pericoloso e cosa no?

Van Tulleken basa tutto sulla consapevolezza del consumatore, che ha il diritto di sapere cosa sta mangiando, per poi fare la propria libera scelta. Il problema, spiega, non è tanto il dolce che si decide di mangiare una volta, quanto piuttosto il consumo regolare. Quello sarebbe da evitare. Alle lunghe, infatti, si va incontro a patologie anche serie come obesità, diabete, malattie cardiovascolari, demenza, declino cognitivo, cancro e molto altro. "Questo perché il largo impiego di emulsionanti utilizzati finisce con il permealizzare l’intestino, indebolendolo ed esponendolo a infiammazioni, mentre l'uso smodato di additivi può alterare gli equilibri del microbiota", dichiara il medico, intervistato da Il Corriere. "I prodotti ultra processati sono tra le maggiori cause di morte prematura nel mondo a tal punto che stanno insidiando persino il tabacco", aggiunge.

A rendere pericolosi questi cibi è un mix letale fra addensanti, emulsionanti, coloranti e insaporitori. Non solo. Spesso si trova anche presenza di microplastiche. Purtroppo non è sempre facile riconoscere gli alimenti potenzialmente pericolosi. A volte le sostanze nocive si trovano anche in cibi insospettabili. Sappiamo tutti che patatine, merenedine e dolciumi vari sono peccati di gola da concederci una tantum, e infatti per questi è stato coniato il termine junk food. Ci sono però altri alimenti rischiosi, ma meno evidenti, come yogurt alla frutta, cereali per la colazione, pane integrale confezionato e molto altro. Si tratta di cibi che ci gratificano, dandoci l'impressione di mangiare sano, ma non è così. "Negli alimenti per bambini, ad esempio, raramente si aggiunge zucchero. Spesso viene sostituito con 'purea di mela', sciroppo d'acero, miele biologico. Sostanze che sono molecolarmente la stessa cosa, ma che possono evitare ai produttori di dover aggiungere la parola 'zucchero' alla lista degli ingredienti. Questi prodotti sono secondo me anche più pericolosi perché ne mangiamo di più, inconsapevolmente", afferma il medico.

Cosa fare dunque? L'educazione alimentare dei ragazzi, e più in generale della popolazione, è importante, ma non basta. Se anche alimenti considerati sani in realtà non lo sono davvero, cosa mangiare? "L'industria alimentare va regolamentata", dichiara Chris van Tulleken. "In Cile, Messico e Argentina, ad esempio, sulle confezioni di cibi ultra processati ci sono etichette che segnalano la presenza di sostanze dannose. Un po' come avviene con i pacchetti di sigarette.

Ci sono prodotti che hanno una sola etichetta, altri che ne hanno addirittura quattro o cinque, a seconda del numero di ingredienti da segnalare. Questi prodotti andrebbero tassati di conseguenza, e a nessuna azienda che li produce andrebbe concesso di usare mascotte che si rivolgono ai bambini o di sponsorizzare eventi sportivi", conclude.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica