Cronaca locale

Difendersi senza usare le armi: un corso spiega come riuscirci

Si insegnano mosse di arti marziali per reagire alla violenza

Per iniziare, un discorso introduttivo che ricorda tanto il film di Stanley Kubrick sulla preparazione dei soldati americani in partenza per il Vietnam, «Full Metal Jacket». Repertorio riesumato per gasare a dovere le partecipanti, costrette a tirar fuori tutta la voce che hanno dentro per rispondere ai militareschi «avete capito?» urlati dall’organizzatore e maestro di kung fu cinese Alessandro Marmello, convinto che «bisogna abituare l’aggredita a gridare per chiedere aiuto, con la vocina di Heidi non si allerta nessuno». Poi, diciannove donne tra i 15 e i 55 anni, insieme a coordinatori e insegnanti, venerdì scorso, dalle 19 alle 21, hanno dato il via al PalaIseo di via Iseo, alla lezione introduttiva del primo corso di autodifesa gratuito d’Italia, pensato e messo in piedi da Sport Padania, ente di promozione sportiva (l’unico a livello regionale ad avere il riconoscimento del Coni) attraverso il Centro Studi Sicurezza rappresentato da Marmello e dalla coordinatrice Alessandra Tortini.
«Abbiamo voluto organizzare questo corso per dare una chance a tutte quelle donne che vogliono fare qualcosa per la propria sicurezza proprio dopo i fatti accaduti questa estate a Milano, i casi di violenza sessuale che tanto hanno allarmato l’opinione pubblica - spiega Marmello - E le donne hanno risposto con un entusiasmo e un impegno davvero encomiabili, sfoderando un carattere più deciso a volte di quello di tanti uomini e ragazzi. Sì, l’interesse femminile è stato grande ed esplicito, se consideriamo che quello della sicurezza e degli stupri è un tema delicato».
Morena, 38 anni, impiegata, Andrea, modella 19enne, Denise, 24 anni e Federica, 22, entrambe segretarie. In tuta, riunite in gruppetti e accompagnate dalle esibizioni della campionessa mondiale kickboxing della Fist (Federazione italiana savate thaiboxe) Carla Roncari, le ragazze hanno ruotato ogni 15 minuti tra i vari insegnanti per imparare i fondamentali delle varie arti marziali: tecniche di difesa dell’esercito israeliano Krav Maga con il maestro Massimo Riccio, kickboxing con Stefano Trolese, kung fu, kung fu vietnamita e cinese con Antonio Di Salvo, Antonio Maggio e Alessandro Marmello, karate con Fulvio Zilioli. E ormai il Quan Fa (tecnica del pugno) e il Tui Fa (tecnica del calcio) per queste fanciulle non sono più un segreto.
«Chiediamo l’aiuto del Comune, ne abbiamo bisogno: i nostri corsi sono gratuiti e Palazzo Marino potrebbe almeno offrirci spazi per fare lezione» conclude Marmello. Il corso, le cui iscrizioni sono ancora aperte (tel.

349-3430009) si concluderà a metà giugno con la Coppa Milano, torneo di arti marziali cittadino.

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