Difensore civico, una corsa in rosa per il posto

Sono otto i candidati in corsa per la poltrona del difensore civico, in prevalenza donne. E a breve, si pensa entro novembre, il Consiglio comunale voterà il nome del nuovo titolare degli uffici di via Silvio Pellico che assisterà i cittadini in tutti i diverbi e gli screzi con l’amministrazione per i prossimi 5 anni. In lizza quattro nomi presentati all’ufficio nomine dal Pdl: Lucia Lucentini, attuale difensore civico del comune di Basiglio e super favorita del centrodestra, Claudia Manfré, Elena Savasta e Luca Falaguerra. Claudio Santarelli, consigliere della lista Moratti, ha presentato Patrizia Altomano, mentre Andrea Fanzago, consigliere del Pd, sostiene Maria Grazia Fiori, ex difensore civico della Provincia di Milano. L’unione dei ciechi ha proposto l’avvocato Alessandro Mangia mentre il difensore uscente, Alessandro Barbetta, può contare sul sostegno bipartisan di tre consiglieri (Enrico Fedrighini dei Verdi, Carlo Montalbetti della Lista Ferrante e Giancarlo Pagliarini del gruppo Misto). Non solo.
Barbetta, il cui mandato è scaduto a febbraio, ha l’appoggio della Ledha, l’associazione che difende i diritti dei disabili. Da un lato i candidati di matrice politica, dall’altro quelli «neutri» voluti dalle associazioni. La Ledha nei prossimi giorni ha intenzione di inviare una lettera ai consiglieri comunali per spiegare le motivazioni per cui spera sia rinominato Alessandro Barbetta. «Non vogliamo perdere il lavoro fatto assieme - spiega il presidente della Ledha Fulvio Santagostini - per la salvaguardia dei diritti dei disabili». Il direttore della onlus, Giovanni Merlo, aggiunge: «I disabili devono avere le stesse opportunità di tutti e con il difensore civico abbiamo cominciato una bella battaglia in questa direzione». Tra i risultati conseguiti c’è la costituzione di parte civile del difensore civico nel processo contro alcuni dirigenti di Google, accusati di diffamazione per aver pubblicato in rete un filmato in cui si mostravano atti di violenza su un ragazzo disabile. Prossima udienza martedì.
Barbetta è forte del sostegno di chi ha lavorato con lui e delle 12mila richieste di aiuto arrivate dai cittadini dal maggio 2006 a oggi. Ma il Pdl non è dalla sua e il rischio che debba cedere la poltrona c’è. «La difesa civica - spiega Barbetta, primo ombudsman della storia di Milano - ha guadagnato la fiducia della gente e quella fiducia va consolidata. La mia disponibilità per un secondo mandato è dettata dall’obbiettivo di irrobustire quanto costruito».


C’è tempo fino al 30 settembre per far pervenire all’ufficio nomine eventuali osservazioni sui nomi dei candidati. Dopo di che i nomi saranno consegnati al presidente del Consiglio e si procederà in aula con la votazione.

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