
In Asia c'è un Paese che continua a rafforzare il proprio esercito. È un Paese che può vantare alcuni record rilevanti. Parliamo dell'Indonesia: la nazione con il maggior numero di musulmani al mondo, con oltre 220 milioni di fedeli, la terza democrazia più popolosa del pianeta (285 milioni di persone) e quella che, secondo la Banca Mondiale, potrebbe diventare la quarta economia più grande del pianeta entro il 2050 (al momento è al 16esimo posto). Jakarta tira dritto e continua a crescere di anno in anno, al netto di tensioni sociali e politiche interne, e di un contesto generale regionale sempre più incandescente. "Il mondo è pieno di incertezza e, anche se non amiamo la guerra, le guerre sono ovunque", ha affermato il presidente Prabowo Subianto per giustificare l'acquisto, effettuato o imminente, di nuovi armamenti rilevanti, da caccia a missili.
Caccia dalla Cina (e non solo)
Innanzitutto è importante sottolineare un aspetto: l'Indonesia ha diversificato i suoi acquisti di armi per evitare un'eccessiva dipendenza da un unico fornitore. L'ultimo affare a un passo dalla concretizzazione riguarda l'acquisto di alcuni caccia J-10B dalla Cina. Il ministro della Difesa indonesiano, Sjafrie Sjamsoeddin, ha spiegato che i mezzi "presto sorvoleranno Jakarta". Secondo il portale Janes, inoltre, il ministero delle Finanze dello stesso Paese avrebbe approvato un piano che prevederebbe l'utilizzo di prestiti esteri per finanziare l'acquisto di altri dispositivi da Pechino.
Si tratterebbe dell'aereo multiruolo J-10B, del veicolo d'attacco rapido Houbei e del missile costiero anti nave CM-302. Andiamo con ordine e partiamo con il Chengdu J-10B, un aereo da caccia multiruolo avanzato sviluppato dalla Chengdu Aircraft Industry Corporation (CAC) cinese come variante aggiornata del modello di base J-10A “Vigorous Dragon”, il primo grande aereo prodotto localmente. L'Houbei fa invece parte di una classe di motovedette lanciamissili veloci, agili, furtive e potenti. La potenziale acquisizione di questo mezzo fornirebbe all'Indonesia una piattaforma relativamente economica in grado di lanciare missili antinave contro navi di superficie avversarie più grandi.
L'Indonesia si rafforza
Pare poi che l'Indonesia sia interessata ad acquisire dalla Cina versioni terrestri dell'arma CM-302 per la difesa costiera e che il ministero della Difesa di Jakarta sia stato autorizzato a garantire fino a 1 miliardo di dollari in prestiti esteri per completare la transazione. Come ha spiegato Eurasiantimes, il CM-302 è una variante da esportazione del missile costiero antinave cinese YJ-12, alimentato da un ramjet.
Il CM-302 è descritto come un missile da crociera antinave supersonico, a bassa velocità e con una testata pesante, progettato per colpire navi da guerra di superficie ad alta velocità, ed è considerato un analogo del missile indo-russo BrahMos. È interessante notare che l'Indonesia sta cercando di acquisire anche i missili supersonici BrahMos dall'India.
Oltre alla sua velocità e adattabilità, il CM-302 ha un potere distruttivo maggiore e una migliore capacità di violare le fortificazioni nemiche rispetto ad altri missili della sua classe disponibili sul mercato.
Un CM-302 è dotato di una testata da 250 chilogrammi ed è un'arma efficace contro grandi navi da guerra, comprese portaerei e cacciatorpediniere. Ed è anche per questo che l'Indonesia vuole inserirlo nel proprio arsenale.