Colpi d'artiglieria lungo il confine marittimo: alta tensione in Corea

Seoul ha condotto un’esercitazione a fuoco vivo vicino al confine marittimo con la Corea del Nord, tra tensioni persistenti e tentativi di distensione

Colpi d'artiglieria lungo il confine marittimo: alta tensione in Corea
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Le forze armate di Seoul hanno effettuato un'esercitazione a fuoco vivo vicino alla Linea di Confine Settentrionale (NLL) nel Mar Giallo, il confine marittimo che di fatto separa la Corea del Nord dalla Corea del Sud. Il Comando di difesa delle isole nordoccidentali della Corea del Sud ha affermato che la sua Sesta Brigata dei Marines e l'unità Yeonpyeong hanno completato "l'addestramento a fuoco vivo del terzo trimestre" senza incidenti, sparando circa 170 colpi con obici semoventi K9 e altre armi. Nonostante la de escalation predicata dal presidente sudcoreano Lee Jae Myung il suo governo ritiene presumibilmente che non vi fossero ancora giustificazioni sufficienti per annullare le suddette manovre militari.

Esercitazioni militari al confine tra le due Coree

"Il comando continuerà a svolgere la missione affidata dalla nazione e dal popolo e farà ogni sforzo per mantenere le nostre truppe pronte", ha affermato in una nota il Comando di difesa delle isole nordoccidentali della Corea del Sud. In precedenza aveva anticipato il fatto che l'esercitazione sarebbe stata condotta "tenendo conto delle condizioni meteorologiche e di altro tipo". Le manovre sono state descritte come esercitazioni difensive di routine. Si sono svolte in un sito di addestramento a sud della Northern Limit Line (NLL). Sebbene la Sesta Brigata utilizzi solitamente più sistemi d'arma, tra cui il K9, i lanciarazzi multipli Cheonmu e i missili anticarro Spike, questa esercitazione, ha fatto notare il Korea Times, si è concentrata principalmente sull'artiglieria K9. Il fuoco è stato diretto contro bersagli simulati nelle acque sudcoreane a sud della Linea di demarcazione delle Isole del Nord-Ovest

Si è trattato della seconda esercitazione di artiglieria nella zona da quando il presidente sudcoreano Lee è entrato in carica, e la prima in circa tre mesi, dopo un addestramento risalente al 25 giugno. Tali esercitazioni si tenevano solitamente tre o quattro volte all'anno, ma erano state sospese in base all'Accordo militare globale intercoreano (CMA) del 2018, che aveva vietato l'addestramento con armi da fuoco vere in prossimità del confine marittimo nell'ambito delle misure volte a rafforzare la fiducia tra le due Coree. Le esercitazioni sono riprese nel giugno 2024, dopo che la precedente amministrazione di Yoon Suk Yeol aveva sospeso l'accordo, citando "provocazioni" nordcoreane come il rilascio di palloncini pieni di rifiuti nel Sud.

Tra tensione e distenzione

La scorsa settimana, in occasione del settimo anniversario del CMA, Lee si è impegnato a ripristinare lo spirito del patto, apparentemente facendo un passo indietro rispetto alla sua precedente promessa di rilanciare gradualmente l'accordo stesso. Lo stesso presidente sudcoreano ha dichiarato all'Oni che Seoul intende porre fine al "circolo vizioso di inutili tensioni militari e atti ostili" tra i vicini, annunciando i suoi piani per raggiungere una "coesistenza pacifica" con la Corea del Nord.

In ogni caso le autorità militari, come detto, continuano con esercitazioni di artiglieria entro 5 chilometri dalla Linea di Demarcazione Militare (MDL) e con esercitazioni a fuoco vivo sulle isole di confine nord-occidentali – entrambe vietate

dall'accordo intercoreano del 2018. L'amministrazione sembra cauta nell'accelerare unilateralmente le misure conciliatorie, soprattutto considerando che Pyongyang non ha ancora ricambiato o invertito la sua posizione intransigente.

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