Quali sono le "nuove armi nucleari avanzate" di cui parla Putin

Nel suo discorso allo stabilimento Rosatom, il presidente russo ha citato lo sviluppo di nuove armi avanzate. Ma la motorizzazione nucleare per queste tipologie di armamenti pone delle sfide ingegneristiche non da poco

Quali sono le "nuove armi nucleari avanzate" di cui parla Putin
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Il presidente della Federazione russa Vladimir Putin durante una visita effettuata giovedì presso uno stabilimento di Rosatom, l'agenzia atomica russa, ha affermato che i lavoratori dell'azienda statale "stanno partecipando alla creazione di armi avanzate in grado di mantenere l'equilibrio strategico nel mondo". Queste parole sono state estrapolate da un contesto più ampio: Putin ha infatti ricordato che Rosatom “sta risolvendo attivamente i problemi legati all’introduzione di tecnologie innovative nei settori energetico e spaziale, nella medicina nucleare, nell’ecologia e nella modernizzazione della flotta di rompighiaccio nucleari”, sottolineando quindi tutto lo spettro di azione dell'agenzia nazionale per l'energia atomica russa, e non poteva essere altrimenti.

Cosa dicono i trattati

Sarebbe stato più indicativo, ai fini dell'analisi politica, se Putin non avesse citato il lavoro fatto da Rosatom per la modernizzazione dell'arsenale nucleare russo. In ogni caso vale la pena ricordare cosa intende il presidente della Federazione per "armi nucleari avanzate", considerando che la Russia è la prima potenza atomica al mondo per numero di testate prodotte e presenti nell'arsenale. Almeno per il momento però sia Mosca sia Washington sono soggette alle limitazioni del Trattato New Start sul disarmo atomico, che limita il numero di testate immediatamente disponibili a 1550 per parte, limitando contestualmente il numero di vettori di consegna a 800.

Ciò detto la modernizzazione di un arsenale atomico non è proibita e la Russia, in considerazione del fatto che affida la sua capacità di deterrenza alle armi nucleari per via del divario in quelle convenzionali che la separa dal blocco occidentale, ha lavorato alacremente per migliorarlo.

L'uscita statunitense dal Trattato Abm sui sistemi antimissili balistici nel 2001 ha dato impulso agli scienziati russi per cercare di costruire un sistema missilistico capace di oltrepassare le difese Usa: il concetto di credibilità della deterrenza si basa proprio sulla credibilità della capacità di offesa.

Quali armi ha Putin nel suo arsenale

Pertanto la Russia, prima al mondo, ha progettato e schierato testate plananti ipersoniche (Hgv – Hypersonic Glide Vehicle) per i suoi missili balistici intercontinentali (Icbm) in grado di mettere a dura prova le difese Abm avversarie. Esse possono essere montate sul nuovo missili balistico Rs-28 “Sarmat”: un gigante lungo poco più di 35 metri in grado di portare un carico bellico di 10 tonnellate rappresentato da 10 testate di grosse dimensioni o da 16 più piccole. Nuove testate, significa nuove cariche belliche, e pertanto Rosatom ha lavorato alla loro produzione.

Non va nemmeno dimenticato che la Russia sta lavorando alla fabbricazione di un nuovo missile da crociera a propulsione e carica bellica nucleare: si tratta del 9M730 Burevestnik (SSC-X-9 “Skyfall” in codice Nato) e proprio per via della sua particolare propulsione si ritiene che il suo raggio di azione possa essere pressoché illimitato.

A questa nuova arma nucleare si aggiunge anche il “supersiluro” Poseidon: un'arma di rappresaglia rappresentata da un siluro di grosse dimensioni a propulsione nucleare pensato per viaggiare per migliaia di chilometri e colpire i porti avversari con una testata atomica ad alto

potenziale (tra i 2 e i 5 Megatoni).

Risulta evidente che la motorizzazione nucleare per queste due tipologie di armamenti pone delle sfide ingegneristiche non da poco, che sicuramente Rosatom sta affrontando.

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