Il 28 novembre, il governo nipponico ha approvato una legge che stabilisce un aumento di spesa per la difesa pari a 847,2 miliardi di yen (5,4 miliardi di dollari) per l'anno fiscale 2025, a fronte delle crescenti minacce militari provenienti da Repubblica Popolare Cinese (RPC), Corea del Nord e Russia.
Una parte fondamentale del bilancio stanzia 122,2 miliardi di yen (circa 782 milioni di dollari) per “rafforzare le capacità garantendo la prontezza operativa tempestiva di aerei e navi”. Andando a esaminare in dettaglio la distribuzione dei 122,2 miliardi di yen, si osserva che 11,5 miliardi (circa 73,6 milioni di dollari) sono destinati a due fregate classe Mogami, 2,9 miliardi di andranno a due navi classe Mogami aggiornata, denominate Nuove FFM (note anche come 06FFM), e circa 39,3 miliardi a quattro sottomarini classe Taigei.
Un portavoce dell'ufficio stampa del Ministero della Difesa giapponese ha dichiarato a Naval News che queste spese fanno parte degli sforzi per accelerare gli appalti, rappresentando un'allocazione anticipata dei pagamenti degli anni futuri, tratti dai costi di costruzione già approvati nel bilancio esistente. La Difesa nipponica ha anche fatto sapere che questo approccio “garantisce alle aziende di ottenere i fondi necessari in modo affidabile, consentendo loro di iniziare i lavori di produzione prima e, di conseguenza, di anticipare i tempi di consegna” precisando che “la bozza di bilancio supplementare include solo i costi di costruzione e non copre le spese correlate”.
Tokyo quindi punta ad accelerare le capacità delle propria marina militare, in particolar modo quelle relative alle unità concepite per la guerra sottomarina e di superficie (ASW e ASuW) come sono le fregate e i battelli del tipo SSK (hunter/killer). Per quanto riguarda questa classe di sottomarini, la marina nipponica ne ha in servizio quattro – l'ultimo entrato nella flotta a marzo di quest'anno – e prevede di averne 12 in totale: il quinto dovrebbe essere pronto per l'ingresso in servizio a marzo del 2026 e successivamente gli altri a scadenza annuale secondo il piano originario.
L'accelerazione sui programmi navali per queste unità di superficie e subacquee risponde a un'esigenza giapponese dettata dal rapido deteriorarsi della cornice di sicurezza in Asia orientale, in particolare intorno all'arcipelago nipponico. Il 16 novembre, una formazione di navi da guerra cinesi ha attraversato le acque delle isole Senkaku per un “pattugliamento di controllo dei diritti”, come riferito dalla Guardia Costiera cinese in una nota, in un momento in cui Pechino sta aumentando la tensione con il Giappone in seguito alle dichiarazioni del suo primo ministro su Taiwan.
Il battibecco diplomatico tra RPC e Giappone si è intensificato da quando il primo ministro giapponese Sanae Takaichi ha dichiarato al parlamento il 7 novembre che un ipotetico attacco cinese a Taiwan, governata democraticamente, potrebbe innescare una risposta militare da parte di Tokyo.
Sui social è immediatamente cominciata un'intensa campagna di disinformazione e propaganda cinese, che mira a screditare la posizione nipponica e spaventare l'opinione pubblica agitando lo spetto del ritorno del “militarismo” nipponico. Un altro evento che ha aggiunto combustibile al fuoco della disinformazione di Pechino è stato l'ordine esecutivo del governo giapponese di inviare sistemi da difesa aerea sull'isola Yonaguni, situata a sud delle Senkaku e circa 110 chilometri a est di Taiwan, sebbene l'invio di batterie di missili di questo tipo fosse stato predisposto sin dal lontano 2023.
La RPC sta mettendo pressione sul Giappone da tempo, anche se il dossier è stato esclusivamente quello delle isole Senkaku, rivendicate da Pechino al pari delle isole nel Mar Cinese Meridionale – illegalmente occupate – e Taiwan. Lo strumento usato per esercitare coercizione diplomatica su Tokyo e mettere così la comunità internazionale davanti al fatto compiuto è principalmente quello militare, composto da pattugliamenti di cutter della Guardia Costiera cinese o di navi militari, senza dimenticare l'utilizzo della flotta da pesca – vero e proprio apparato paramilitare cinese – che viola costantemente le zone economiche esclusive degli altri stati rivieraschi oggetto delle contese territoriali.
L'attività aeronavale cinese nello specchio d'acqua intorno alle Senkaku, attraverso gli stretti delle Ryukyu e addirittura nel Mar del Giappone, è costantemente aumentata negli ultimi anni: navi da guerra della marina cinese, insieme a droni e altri velivoli militari hanno più volte fatto la loro comparsa intorno alle isole contese situate a poca distanza da Taiwan generando ogni volta dure proteste da parte di Tokyo.
In senso più ampio, il Giappone è profondamente preoccupato che la continua intensificazione di queste operazioni possa rappresentare una sfida significativa per le sue capacità navali. Queste capacità, storicamente sviluppate per il controllo dei punti di strozzatura marittimi, svolgono un ruolo fondamentale nel ridurre le minacce alla navigazione in caso di emergenza. In particolare si teme molto l'aumento della presenza dei sottomarini cinesi intorno all'arcipelago nipponico, arma principe, in caso di conflitto, per effettuare il blocco delle linee di navigazione. Le dure lezioni della Seconda Guerra Mondiale hanno profondamente influenzato lo sviluppo delle capacità navali del Giappone e la strategia associata: la perdita di controllo sulle linee di comunicazione marittime ha portato al devastante affondamento di oltre 1500 navi mercantili durante la guerra. Alcuni esperti giapponesi considerano questo fattore come una causa che ha contribuito a segnare il destino del Giappone e sottolineano l'importanza delle lezioni storiche nel plasmare le sfide attuali per evitare destini simili.
Questa questione dimostra l'importanza strategica per il Giappone delle linee di comunicazione marittime e la necessità di
solide capacità navali per proteggerle. Queste lezioni storiche hanno plasmato l'attuale strategia di difesa del Giappone, e il recente provvedimento che sblocca ulteriori fondi per le unità navali ASW e ASuW lo dimostra.