Il Giappone punta sul sottomarino JS Sogei: cosa sappiamo del nuovo "ninja dei mari"

Il Giappone ha varato il Sogei, sesto sottomarino d'attacco classe Taigei, potenziando la flotta JMSDF per contrastare le crescenti minacce di Cina e Corea del Nord

Il Giappone punta sul sottomarino JS Sogei: cosa sappiamo del nuovo "ninja dei mari"
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Il Giappone ha svelato il suo sesto sottomarino d'attacco diesel-elettrico classe Taigei. Il cosiddetto Sogei, realizzato da Kawasaki Heavy Industries (KHI), andrà a potenziare la Forza di autodifesa marittima giapponese (JMSDF), alle prese con le crescenti minacce regionali rappresentate da Cina e Corea del Nord. Parliamo di un colosso dei mari da 3.000 tonnellate che è entrato in acqua il 14 ottobre in una cerimonia tenutasi presso il cantiere navale KHI di Kobe. Il mezzo utilizzerà i nuovi motori diesel Kawasaki 12V 25/31 ad alta potenza, dopo il quarto sottomarino di classe Taigei, il Raigei, e il quinto, il Chogei. Ecco che cosa sappiamo in merito.

Il nuovo sottomarino del Giappone

Secondo quanto riportato da Naval News, la costruzione del sottomarino Sogei (alla lettera traducibile come "balena azzurra") è costata circa 73,6 miliardi di yen (484 milioni di dollari). Il mezzo, che dovrebbe entrare in servizio nel marzo 2027, ha un equipaggio di circa 70 membri, una lunghezza complessiva di 84 metri, una larghezza di 9,1, un pescaggio di 10,4 e un dislocamento standard, come detto, di circa 3.000 tonnellate. È solo leggermente più grande dei precedenti SSK di classe Soryu, che hanno un dislocamento standard di 2.950 tonnellate.

Fino al terzo sottomarino di classe Taigei, il Jingei, venivano utilizzati come motori principali due motori diesel Kawasaki 12V 25/25SB; il Raigei ha iniziato a utilizzare per la prima volta i nuovi motori diesel Kawasaki 12V 25/31 ad alta potenza. Questi motori diesel sono compatibili con un sistema snorkel avanzato con una maggiore efficienza di generazione di energia. Ebbene, la classe Taigei è alimentata da un motore diesel-elettrico da 6.000 CV. Raggiunge una velocità massima sott'acqua di 20 nodi. È inoltre dotata di batterie agli ioni di litio al posto di quelle al piombo, proprio come le ultime due imbarcazioni della classe Soryu per la JMSDF: Oryu (SS 511) e Toryu (SS 512).

La mossa di Tokyo

La classe Taigei impiega anche un nuovo sistema di gestione del combattimento (CMS) che combina sensori integrati avanzati, sistemi di comando e controllo e sistemi di ingaggio delle armi. Inoltre, adotta un sistema snorkel migliorato per ridurre le firme e un sistema sonar di nuova generazione basato sulla tecnologia a fibre ottiche per migliorare la capacità di rilevamento. La suite sonar di classe Taigei è dotata dello ZQQ-8 ad alte prestazioni, dotato di capacità migliorate rispetto allo ZQQ-7 di classe Soryu.

Per quanto riguarda le armi, il sottomarino impiega lo stesso sistema di contromisure anti-siluro incorporato nelle ultime quattro unità della classe Soryu. Utilizza il siluro giapponese più recente, denominato Type 18, successore del precedente Type 89; il nuovo siluro presenta miglioramenti in diversi ambiti, tra cui la propulsione, il rilevamento del bersaglio e l'elaborazione. Può anche schierare il missile antinave UGM-84L Harpoon Block II dotato di una gittata di 248 km, sufficiente a fornire al Giappone una capacità di "contrattacco".

Considerando che la terza portaerei della Marina cinese, la Fujian, entrerà in servizio entro

l'anno, formando una task force di tre portaerei con la Liaoning e la Shandong, i sottomarini giapponesi, in quanto "ninja del mare", dovrebbero servire a Tokyo per contrastare le azioni aggressive di Pechino.

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