"Ha copiato lo scudo ucraino": cosi la Cina blinda i suoi tank

La Cina ha brevettato un tettuccio anti droni pieghevole per carri armati ispirato a un modello ucraino. Ecco come funziona e che cosa sappiamo

"Ha copiato lo scudo ucraino": cosi la Cina blinda i suoi tank
00:00 00:00

Un tettuccio anti droni pieghevole da utilizzare sui carri armati per schermarli dai velivoli senza pilota. La Cina ha depositato il brevetto di questo dispositivo imitando un'invenzione ucraina utilizzata da Kiev nella sua guerra contro la Russia. Si tratta, nello specifico, di una rete protettiva leggera, pieghevole e resistente alle esplosioni che, appunto, dovrebbe proteggere i tank che trasportano munizioni sospese dai raid degli Uav. Del suo sviluppo se ne starebbe occupando la Dragon Shield Intelligent Equipment di Wuhu, nella provincia di Anhui. Il progetto cinese, a differenza di quello originale, includerebbe un meccanismo motorizzato di ripiegamento e apertura per consentire agli equipaggi dei carri armati di attivare il tettuccio quando necessario e di ritirarlo durante le operazioni di manovra.

Cosa sappiamo dello scudo anti droni ucraino

Come ha spiegato Defence Blog, citando il brevetto (non ci sono ancora immagini ufficiali disponibili), il risultato è una "rete protettiva leggera, pieghevole e resistente alle esplosioni per carri armati che previene i danni causati da droni con armi sospese". La struttura proposta consente di dispiegare la rete protettiva per coprire il carro armato quando necessario, nonché di ripiegarla in modo compatto contro lo scafo quando non in uso, riducendo l'ingombro complessivo e migliorando la manovrabilità. Il sistema è inoltre progettato per essere montato sullo scafo del carro armato indipendentemente dalla torretta.

Una volta ripiegato, il tettuccio aderisce perfettamente alla struttura del veicolo. In posizione dispiegata, copre le superfici superiori del tank, fornendo un ulteriore livello di difesa contro i droni equipaggiati con ordigni esplosivi improvvisati o munizioni anticarro specializzate. Chiara l'intenzione di Pechino: contrastare la crescente minaccia dei droni e dei quadricotteri con visuale in prima persona (FPV). L'industria della difesa ucraina, per esempio, ha sperimentato molti di questi adattamenti durante la guerra, schierando tettucci pieghevoli in acciaio e rete progettati per proteggere carri armati e veicoli blindati dagli attacchi di precisione dei droni, a sua volta copiando il sistema dalla Russia.

Appunti dalla guerra in Ucraina

Le aziende cinesi impegnate nel campo della Difesa hanno preso appunti dalla guerra in Ucraina e stanno ora sviluppando l'idea con caratteristiche più industrializzate, compresa l'automazione per accelerare il dispiegamento e il ritiro. Il brevetto del Dragone, tra l'altro, evidenzia la crescente domanda di sistemi di protezione modulari e adattabili che possano essere montati su serbatoi esistenti senza modifiche sostanziali. Concentrandosi sulla riduzione del peso e sulla resistenza alle esplosioni, gli sviluppatori cinesi hanno cercato di garantire che la calotta potesse resistere agli impatti esplosivi, riducendo al minimo l'interferenza con le prestazioni del veicolo.

Certo, non è ancora chiaro se il sistema entrerà in produzione di massa o se verrà integrato nelle unità corazzate dell'Esercito Popolare di Liberazione, ma di sicuro il suo sviluppo riflette la rapidità con cui le innovazioni in prima linea si stanno diffondendo oltre i campi di battaglia

dell'Ucraina. La guerra tra Kiev e Mosca ha accelerato l'interesse globale per le difese anti droni, soprattutto per gli equipaggi dei carri armati sempre più vulnerabili agli attacchi aerei di droni economici e sacrificabili.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica