Negli ultimi giorni la Corea del Nord ha effettuato alcuni lanci missilistici. Il governo guidato da Kim Jong Un ha riferito un particolare rilevante: i suoi ultimi test hanno coinvolto nuovi sistemi ipersonici volti a rafforzare la propria deterrenza nucleare. La Kcna, ossia l'agenzia di stampa ufficiale della nazione nordcoreana, ha spiegato che sono stati sparati due proiettili ipersonici capaci di colpire con precisione un bersaglio sulla terraferma nella regione settentrionale del Paese. Pyongyang lo ha descritto come un sistema strategico, sottintendendo che fosse progettato per essere armato con testate nucleari. Ecco che cosa sappiamo.
I nuovi missili di Kim
La Kcna non ha riferito il nome del nuovo sistema missilistico testato sul quale c'è ancora nebbia fitta. Secondo i media nordcoreani, i lanci sono stati supervisionati da Pak Jong Chon, segretario del Comitato Centrale del Partito dei Lavoratori della Corea (PLC), Kim Jong Sik, primo vicedirettore di dipartimento del Comitato Centrale del PLC, e Jang Chang Ha, direttore generale dell'Amministrazione Missilistica della RPDC. Non sarebbe stato invece presente alle operazioni Kim Jong Un.
Secondo quanto riportato da Usni News, il sistema d'arma testato potrebbe riguardare il missile balistico a corto raggio (SRBM) Hwasong-11E, presentato durante la parata militare nordcoreana del 10 ottobre e mostrato a bordo di velivoli ipersonici. L'Hwasong 11-E è l'ultima versione della famiglia di SRBM Hwasong-11 della Corea del Nord e il sistema è ancora teoricamente in fase di sviluppo. L'Hwasong-20, anch'esso mostrato alla citata parata, è invece stato descritto dai media locali come il punto di forza più potente nel "sistema di armi strategiche nucleari del Paese".
Dal canto suo la Corea del Sud ha rilevato diversi missili balistici a razzo (SRBM) intorno alle 8:10 ora locale di mercoledì, secondo quanto dichiarato dai Capi di Stato Maggiore Congiunti. I missili sono stati lanciati verso nord-est da Junghwa, nella provincia meridionale nordcoreana di Hwanghae, con una distanza di 350 chilometri. Le agenzie di intelligence sudcoreane e statunitensi stanno lavorando per determinare le specifiche esatte dei lanci, ha affermato il JCS sudcoreano. Le informazioni saranno poi condivise con il Giappone.
Le mosse della Corea del Nord
I lanci potrebbero rappresentare un segnale politico che Kim ha inviato al governo sudcoreano oppure un messaggio in vista del vertice della Cooperazione Economica Asia-Pacifico (APEC). Il vertice, tra l'altro, sarà ospitato dalla Corea del Sud nella città di Gyeongju dal 31 ottobre al primo novembre; è prevista la partecipazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quella del suo omologo cinese Xi Jinping.
Nel frattempo la Corea del Nord ha iniziato a costruire un memoriale per i suoi soldati caduti combattendo per la Russia in Ucraina, con Kim che ha salutato l'evento come un "momento storico" nelle relazioni con Mosca. Il "Museo commemorativo delle imprese militari" sarà realizzato nella capitale Pyongyang. "Pyongyang sarà sempre al fianco di Mosca.
La nostra amicizia e unità dureranno per sempre", ha dichiarato il leader nordcoreano spiegando che il sito è dedicato ai "martiri e soldati che hanno combattuto nelle operazioni per la liberazione di Kursk", in Russia.