Leggi il settimanale

Il WJ-700 punta al Medio Oriente: cosa c'è dietro al nuovo drone cinese

L’Egitto acquista i droni WJ-700 per potenziare le sue capacità di difesa aerea e navale, segnando un passo importante nell'espansione della tecnologia militare cinese nella regione

Il WJ-700 punta al Medio Oriente: cosa c'è dietro al nuovo drone cinese
00:00 00:00

L'Egitto ha recentemente firmato un accordo significativo con la Cina per l'acquisto di dieci droni da combattimento WJ-700, un investimento che segna un'importante svolta nelle capacità di difesa del Paese. Il contratto, che ammonta a circa 400 milioni di dollari, è stato concluso nel giugno del 2025 e prevede la consegna di droni avanzati in grado di svolgere missioni di attacco a lungo raggio. Questo drone, prodotto dalla China Aerospace Corporation, è progettato per operare a grandi altitudini, fino a 15.000 metri, ed è dotato di una lunga autonomia operativa, che può arrivare fino a 20 ore, permettendogli di eseguire missioni di sorveglianza e attacchi a lunga distanza.

Droni cinesi in Egitto

Secondo quanto riportato da Defence Blog, il WJ-700 è un velivolo a propulsione a reazione che può raggiungere velocità di attacco fino a 700 chilometri orari, ponendosi ben al di sopra dei droni a media altezza e lunga durata attualmente in uso nel mondo. Questo lo rende un'opzione ideale per operazioni in spazi aerei contestati, in quanto può operare al di sopra della portata di molti sistemi di difesa aerea di medio e corto raggio. La capacità di carico utile del WJ-700 è un altro punto di forza, con una potenza di 800 kg che gli consente di trasportare missili e altri armamenti sofisticati. Tra le munizioni in dotazione ci sono missili CM-102, pensati per neutralizzare le difese aeree nemiche, e missili antinave C-705KD, rendendolo un veicolo ideale per missioni multiple, che spaziano dalla ricognizione all'attacco a obiettivi terrestri e marittimi.

Il WJ-700 è un'evoluzione dei droni precedenti, come il Wing Loong, che erano già stati adottati da altri paesi del Medio Oriente e del Nord Africa, tra cui l'Algeria. L’acquisto da parte dell’Egitto rappresenta una pietra miliare nell'espansione delle esportazioni di droni cinesi in questa regione, che sta vedendo un crescente interesse per le tecnologie avanzate nel campo della difesa. L'entrata dell'Egitto come secondo operatore del WJ-700 testimonia l’affermarsi della Cina come attore globale nel settore della difesa, con il suo ruolo di fornitore di soluzioni militari sofisticate che si affiancano ai già consolidati legami economici con diversi paesi della regione.

Una presenza strategica

L’acquisizione del WJ-700 da parte dell'Egitto, in particolare, potrebbe rafforzare le capacità di difesa aerea e navale del paese, in un periodo in cui le dinamiche geopolitiche del Medio Oriente e del Nord Africa sono in rapida evoluzione. I droni cinesi stanno diventando una risorsa sempre più strategica per numerosi paesi della regione, non solo per la loro versatilità operativa, ma anche per la competitività dei prezzi rispetto alle alternative occidentali. Con l’ingresso dell’Egitto nel club degli operatori del WJ-700, la Cina continua a consolidare la sua posizione come uno dei principali fornitori di tecnologie militari avanzate per i Paesi del Medio Oriente e del Nord Africa.

Il Wall Street Journal ha intanto recentemente confrontato gli Uav di Usa e Cina e i loro recenti sviluppi. Gli Stati Uniti dominavano sul fronte dei droni d'attacco a lungo raggio, dotati di armi all'avanguardia, ma su questo Pechino ha fatto importanti passi in avanti. L'MQ-20 Avenger statunitense, per esempio, può trasportare 3.000 libbre di munizioni ed è stato sottoposto a pilotaggio sperimentale con intelligenza artificiale.

Ma sul fronte cinese sono emersi due forti concorrenti: il citato WJ-700 Falcon, in grado di eludere i radar e sufficientemente versatile da attaccare sia navi che forze terrestri, e il TB-001 Twin-Tailed Scorpion, un sistema agile in grado di trasportare fino a 2.600 libbre di munizioni.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica