
Alla recente parata militare tenutasi a Pechino era presente una formazione di missili DF-5C, l'ultima variante della serie DF-5, il primo missile balistico intercontinentale (ICBM) a lungo raggio sviluppato dalla Cina. Certo, l'esercito cinese può contare anche sul DF-61, DF-31BJ e sul DF-41, ma il vero jolly nella deterrenza nucleare del Dragone coincide con le ultime varianti del DF-5, in grado di raggiungere l'intero territorio continentale degli Stati Uniti. Ma cosa sappiamo veramente di quest'arma? E perché è così importante?
Il super missile della Cina
Come ha spiegato il South China Morning Post in un lungo approfondimento, il DF-5 originario è entrato in servizio nel 1981, ed è il primo missile balistico intercontinentale cinese sviluppato come parte della serie di missili terra-terra Dongfeng (traducibile in italiano come "vento dell'est"). Il suo sviluppo iniziò a metà degli anni '60, quando l'allora premier Zhou Enlai propose di completare la ricerca e lo sviluppo di un missile a lungo raggio tra il 1969 e il 1972 e di condurre i test di volo del missile balistico intercontinentale entro il 1975. Progettato dalla China Academy of Launch Vehicle Technology e prodotto dalla Factory 211, il DF-5 effettuò il suo primo volo di prova nel 1971 e fu sottoposto a numerosi test di sviluppo nel corso degli anni '70.
Nel maggio del 1980 vennero condotti con successo due test a lungo raggio del DF-5, con un'autonomia operativa stimata tra i 10.000 e i 13.000 km, e una traiettoria di volo che si concluse con un ammaraggio nell'Oceano Pacifico. Il DF-5 è lungo 32,6 metri, con un diametro di 3,35 metri e una massa di 183 tonnellate, e utilizza propellente a combustibile liquido con un motore a due stadi per essere lanciato da un silo. Raggiunge una gittata compresa tra 13.000 e 16.000 km – la più lunga tra le forze ICBM cinesi e in grado di coprire l'intero territorio degli Stati Uniti continentali – con velocità fino a Mach 22.
Dopo la sua consegna, la Cina iniziò a sviluppare diverse varianti del DF-5, a partire dal DF-5A nel 1986, che estese la gittata a oltre 15.000 km e aumentò il peso di lancio, ovvero il peso effettivo dei carichi utili dei missili balistici, da 7.000 kg a 10.200 kg. Nel 2015, Pechino ha presentato il DF-5B durante una parata militare in occasione del 70esimo anniversario del Giorno della Vittoria.
IL DF-5C, l'ultimo arrivato
I riflettori sono tuttavia puntati sull'ultima versione del DF-5, ovvero il DF-5C presentato all'ultima parata del Giorno della Vittoria e noto per avere fino a 12 testate MIRV e una gittata operativa ancora maggiore dei suoi predecessori. L'emittente statale cinese CCTV lo ha descritto come in grado di "coprire l'intero globo". Con un carico utile fino a 4.000 kg, la potenza di lancio della serie DF-5 varia in effetti a seconda della variante. Le versioni non MIRV, come la DF-5 e la DF-5A, hanno per esempio una potenza di fuoco di circa 4-5 megatoni con le loro singole testate, mentre le versioni MIRV, come la DF-5B e la DF-5C, hanno circa 1 megatone per testata.
Secondo un rapporto del Pentagono, la Forza missilistica dell'Esercito Popolare di Liberazione cinese ha nel suo arsenale circa 400 missili balistici intercontinentali (ICBM) in grado di raggiungere gli Stati Uniti continentali, e ha "più che raddoppiato" le dimensioni della sua forza di silos liquidi
DF-5 (con un potenziale di circa 50 silos). La serie DF-5 rappresenta insomma una pietra miliare dell'arsenale strategico di Pechino, ed è destinata a svolgere un ruolo cruciale nelle sue operazioni di deterrenza nucleare.