Mine stealth intelligenti e zona off limits: cosa succede nel Mar Cinese Meridionale

Gli scienziati cinesi propongono di usare mine intelligenti mimetizzate nelle zone acustiche cieche del Mar Cinese Meridionale per ostacolare i sottomarini Usa attivi nelle acque contese

Mine stealth intelligenti e zona off limits: cosa succede nel Mar Cinese Meridionale
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Trasformare le profondità che circondano le (contese) Isole Paracelso, nel cuore del Mar Cinese Meridionale (anch'esso conteso) in un campo minato strategico per contrastare le operazioni navali statunitensi nell'area. È questa la proposta che hanno recentemente avanzato alcuni scienziati cinesi in uno studio sottoposto a revisione paritaria e pubblicato su Technical Acoustics. L'iniziativa, guidata dai ricercatori dell'Accademia navale di Dalian dell'Esercito popolare di liberazione (PLA) e dell'Università di ingegneria di Harbin, mira a sfruttare le "zone d'ombra acustiche" create dai monti sottomarini sommersi, ovvero quelle aree in cui la rilevazione sonar è gravemente compromessa. Ecco che cosa sappiamo in merito a questa ricerca.

Zone off limits nel Mar Cinese Meridionale?

Come ha spiegato il South China Morning Post, zone del genere potrebbero nascondere mine alimentate dall'intelligenza artificiale in grado di dare la caccia ai sottomarini statunitensi in modo autonomo tramite il suono. I dispositivi cinesi, dotati di array multisensore e rivestimenti stealth, rimarrebbero dormienti fino all'eventuale attivazione innescata da obiettivi pre-approvati, come appunto i sottomarini statunitensi. Le Isole Paracelso, occupate dalla Cina dal 1974 ma rivendicate anche da Vietnam e Taiwan, sono state pesantemente militarizzate con aeroporti, porti e sistemi radar.

Lo studio, ha specificato Asia Times, suggerisce che l'integrazione di queste mine con la rete cinese di guerra antisommergibile in espansione - che include reti sonar sui fondali marini, sensori quantistici e sciami di droni - potrebbe trasformare la guerra sottomarina da difesa passiva a interdizione attiva. La Marina degli Stati Uniti, che conduce regolarmente operazioni di libertà di navigazione nella regione, potrebbe dunque ritrovarsi a fare i conti con un cambiamento non da poco. Anche perché i sottomarini Usa operano regolarmente nel Mar Cinese Meridionale.

Un possibile problema per gli Usa

Un recente paper diffuso dal think tank South China Sea Strategic Situation Probing Initiative (SCSPI) ha tra l'altro sottolineato come l'attività dei sottomarini statunitensi nel Mar Cinese Meridionale e nelle acque circostanti sia aumentata significativamente nel 2024. Secondo il rapporto, almeno 11 sottomarini d'attacco nucleari (SSN), tra cui USS Seawolf, USS Asheville e USS Minnesota, due sottomarini lanciamissili (SSGN), USS Michigan e USS Florida, e un sottomarino lanciamissili balistici (SSBN), USS Louisiana, operavano nella regione, supportati dalle navi appoggio USS Frank Cable e USS Emory S. Land. Il loro obiettivo? Presumibilmente seguire da vicino gli SSBN cinesi che costituiscono la componente marittima del suo deterrente nucleare.

Tornando allo studio cinese, "la ricerca sulla selezione del sito di dispiegamento dei bersagli sottomarini può aiutare a identificare le posizioni ottimali sul fondale marino, migliorare l'occultamento delle risorse dispiegate e garantire che siano difficili da rilevare", ha scritto il team guidato dal professore associato Ma Benjun. Collocare mine marine proprio all'interno di queste zone morte del sonar, in sostanza, "svolge un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza marittima", hanno aggiunto Ma e i suoi colleghi.

In altre parole, gli scienziati cinesi sostengono che, posizionando mine alimentate dall'intelligenza artificiale nelle zone acustiche cieche all'interno dei monti sottomarini, le forze dell'Esercito popolare di liberazione potrebbero creare una rete difensiva segreta. Quali mine? Non certo mine marine ordinarie.

Descritte nello studio come grandi corpi rigidi rotondi larghi due metri e spessi più di un metro, questi dispositivi sono progettati per rimanere inerti sul fondale marino per lungo tempo mascherate da rivestimenti stealth e da sistemi di mimetismo del terreno. Per poi attivarsi nel momento opportuno.

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