"Nave da guerra nello Stretto". Gli Usa sfidano la Cina a Taiwan

Il cacciatorpediniere americano Uss Halsey ha attraversato lo Stretto di Taiwan scatenando la reazione della Cina. Il prossimo 20 maggio, intanto, è previsto l'insediamento ufficiale del nuovo presidente dell'isola William Lai

"Nave da guerra nello Stretto". Gli Usa sfidano la Cina a Taiwan
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Una nave da guerra statunitense ha attraversato lo Stretto di Taiwan scatenando le ire della Cina. L'episodio è avvenuto l'8 maggio e ha riguardato il cacciatorpediniere americano Uss Halsey. La settima flotta della marina statunitense ha spiegato che si è trattato di un "transito di routine attraverso acque dove si applicano le libertà di navigazione e di sorvolo, in alto mare in conformità con il diritto internazionale". Di ben diverso avviso Pechino, che considera quelle acque e Taiwan parte integrante del proprio territorio, e che ha dunque accusato Washington di aver lanciato una provocazione rendendo pubblico il passaggio dell'imbarcazione dall'area citata con l'obiettivo di ottenere il massimo effetto politico.

Nave usa nello Stretto di Taiwan

Il comando cinese del teatro orientale, ha riferito il portavoce Li Xi, "ha predisposto forze navali e aeree per monitorare" il transito della nave Usa. Significa, in sostanza, che la Cina ha inviato caccia e navi per osservare il passaggio del mezzo rivale. "Le truppe nel teatro rimangono sempre in allerta e salvaguardano risolutamente la sovranità e la sicurezza nazionale, nonché la pace e la stabilità regionale", ha quindi aggiunto Li.

"Nessun membro della comunità internazionale dovrebbe essere intimidito o costretto a rinunciare ai propri diritti e libertà. L'esercito degli Stati Uniti vola, naviga e opera ovunque lo consenta il diritto internazionale", ha replicato Washington infastidito dalla risposta cinese. A detta degli Usa, infatti, il passaggio della Uss Halsey sarebbe avvenuto "oltre i mari territoriali" di qualsiasi Stato costiero.

Dal canto suo, il ministero della Difesa di Taiwan ha dichiarato di essere pienamente a conoscenza del passaggio del cacciatorpediniere. "Durante il transito, l'esercito taiwanese ha monitorato da vicino il mare e lo spazio aereo circostanti, e la situazione è rimasta normale", ha affermato il ministero. Taipei ha anche affermato di aver rilevato quattro aerei di Pechino che attraversavano la linea mediana – un punto medio fittizio nello Stretto di Taiwan che separa l'isola dalla terraferma – nelle 24 ore precedenti. Almeno un aereo avrebbe volato vicino alle Isole Penghu, dove si trova un'importante base aerea taiwanese.

Conto alla rovescia

La situazione in quel di Taiwan potrebbe scaldarsi da qui ai prossimi giorni, visto e considerando che il prossimo 20 maggio è previsto l'insediamento ufficiale del nuovo presidente dell'isola, William Lai Ching Te, vincitore delle ultime elezioni e membro del Partito Democratico Progressista (DPP).

Lo scorso aprile, Lai – considerato dal governo cinese un "pericoloso separatista" - aveva affermato di sperare che "i partiti al potere su entrambi i lati dello Stretto di Taiwan avviino responsabilmente dialoghi sani" per impegnarsi in scambi e cooperazione con Pechino "sulla premessa della reciprocità e della dignità". Aveva inoltre invitato Pechino ad "avere fiducia" nell'affrontare "il governo legittimo eletto affidato dal popolo di Taiwan".

Il viceministro della Difesa di Taipei, Po Horng Huei, ha fatto sapere che le forze armate di Taiwan manterranno alta la guardia sulle manovre delle controparti cinesi in vista dell'insediamento di Lai. Po ha definito "destabilizzanti per l'intera regione Indo-Pacifica" le attività militari della Cina.

"Prima e dopo il 20 maggio, le forze armate taiwanesi si atterranno a tutti i requisiti di prontezza al combattimento, e presteranno molta attenzione alle (eventuali attività) dannose per la pace e la stabilità regionale", ha quindi avvisato. Nel frattempo il 20 maggio è sempre più vicino.

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