Una nuova versione del Guam Killer: ecco il super missile della Cina

La Cina ha svelato una nuova versione del missile DF-26 durante le prove per la parata del 3 settembre. Ecco che cosa sappiamo

Una nuova versione del Guam Killer: ecco il super missile della Cina
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La Cina è pronta a stringere i muscoli. Durante le prove per l'imminente parata militare a Pechino, in programma il prossimo 3 settembre, è stata avvistata una nuova versione del missile balistico DF-26, uno dei più avanzati e controversi presenti nell’arsenale cinese. Con una gittata capace di colpire basi americane nel Pacifico, il cosiddetto "Guam Killer" torna sotto i riflettori, segno di un rinnovato messaggio strategico da parte del Dragone in un contesto geopolitico sempre più teso. Ecco che cosa sappiamo.

Il super missile della Cina

Come ha spiegato il portale Blog Defence, il DF-26, ufficialmente noto come Dong Feng-26 e designato dalla Nato come CH-SS-18, è un missile balistico a medio raggio utilizzato dalla Forza Missilistica dell'Esercito Popolare di Liberazione. È prodotto dalla China Aerospace Science and Technology Corporation (CASC). Secondo fonti cinese è dotato di una gittata di oltre 5.000 chilometri e può effettuare attacchi nucleari o convenzionali di precisione contro obiettivi sia terrestri che navali. Il DF-26, inoltre, è considerato il primo missile balistico con armi convenzionali che la Cina sostiene possa colpire Guam, sede di numerose installazioni militari statunitensi. Per questo motivo, è stato soprannominato "Guam Express" o "Guam Killer".

Ebbene, nelle ultime ore l'apparizione della variante DF-26D è stata una sorpresa, in quanto non erano stati resi pubblici dettagli sul sistema. Per molti analisti, la presentazione del missile aggiornato durante i preparativi per la parata del 3 settembre è stata la prima indicazione dell'ingresso di una nuova versione nell'arsenale cinese. Al momento, tuttavia, i dettagli sul DF-26D rimangono limitati. È però lecito supporre che la nuova versione possa esser stata progettata per missioni specializzate contro grandi obiettivi marittimi, tra cui gruppi d'attacco di portaerei e importanti infrastrutture portuali.

Un messaggio agli Usa

L'introduzione del DF-26D, immortalata da alcune foto subito diventate virali sui social, sottolinea il continuo impegno della Cina nel diversificare il proprio arsenale missilistico con sistemi in grado di colpire obiettivi sia regionali che a lungo raggio. Sebbene il DF-26 sia stato a lungo considerato un'arma a doppia capacità, con ruoli sia nucleari che convenzionali, lo sviluppo di una variante ottimizzata per missioni di attacco marittimo ne amplierebbe ulteriormente la versatilità operativa.

Al momento, Pechino non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale in merito al DF-26D o al suo ruolo previsto. L'assenza di dettagli lascia incertezze sulle sue capacità, ma la presentazione del sistema evidenzia il ritmo della modernizzazione missilistica cinese e la continua enfasi sulla sfida alle forze statunitensi e alleate in acque contese. Gli Stati Uniti sono avvisati.

A proposito di Usa, la Cina "ha sempre gestito e sviluppato le relazioni con gli Usa in base ai principi di rispetto reciproco, coesistenza pacifica e cooperazione reciprocamente vantaggiosa, salvaguardando con fermezza la propria sovranità, sicurezza e interessi di sviluppo", ha

dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun, sull'ipotesi di visita in Cina del presidente Donald Trump che lunedì ha previsto di porterla fare "quest'anno o poco dopo".

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