
Trasformare la vecchia artiglieria missilistica in una specie di aliante in grado di attaccare e distruggere i velivoli nemici. Gli scienziati cinesi sono riusciti a fare qualcosa del genere effettuando importanti aggiornamenti tecnologici per trasformare la citata artiglieria missilistica tradizionale, economica e producibile in serie, in un sistema capace di colpire bersagli aerei. Un team di ricerca guidato dal professor Zhang Shifeng presso la Facoltà di Scienze Aerospaziali e Ingegneria della National University of Defence Technology ha infatti sviluppato un piccolo razzo denominato Tianxing-1 o "Sky Star-1". Ecco tutto quello che sappiamo.
Un nuovo jolly per abbattere gli aerei nemici
Secondo quanto riportato dal quotidiano South China Morning Post, a differenza dell'artiglieria missilistica convenzionale, questa munizione guidata è dotata di ali che ne aumentano la portanza e di alette di coda regolabili per una gittata maggiore e una migliore manovrabilità in volo senza propulsione. Lanciato con un angolo da piattaforme terrestri, il razzo ha raggiunto un'altitudine designata prima di passare alla fase di planata, durante la quale ha regolato autonomamente la sua traiettoria per colpire i bersagli. Il Tianxing-1 funziona secondo principi simili a quelli dei missili plananti ipersonici, ma viaggia a una velocità molto più lenta. La sua velocità massima di 200 metri al secondo, ovvero poco più della metà della velocità del suono, potrebbe metterlo in difficoltà nell'inseguire aerei o droni ad alta velocità.
Attenzione però, perché pare che possa anche appostarsi all'attacco del nemico, anche in grandi numeri se necessario, grazie al suo basso costo e alla sua manovrabilità ad alta precisione che offrono ulteriori vantaggi. Il team di Zhang ha sviluppato un nuovo algoritmo di guida, riducendo gli errori di puntamento da 50 metri a meno di un metro, consentendo al contempo profili di attacco multi-angolo. Alcuni esperti militari sostengono che l'impiego massiccio di tali razzi potrebbe incrementare significativamente la capacità di interdizione di area dell'esercito cinese. Ma dove sta l'innovazione? Pubblicato nel numero di aprile del Journal of National University of Defence Technology, lo studio di Mr. Zhang evidenzia le sfide nel guidare alianti senza motore e a bassa velocità per colpire "bersagli in aria".
Alianti senza motori
Ebbene, queste munizioni devono fare affidamento sulla spinta naturale per voli prolungati e manovre rapide in ambienti dinamici. Gli algoritmi tradizionali si sono dimostrati inadeguati, mentre le soluzioni basate sull'intelligenza artificiale, sebbene precise, richiedono hardware di calcolo costoso. Il team di Zhang ha invece superato questo problema perfezionando le classiche equazioni di guida con sei nuovi parametri empirici, ottenendo precisione tramite calcoli semplificati convalidati tramite simulazioni hardware-in-the-loop.
In ogni caso, la suddetta tecnologia non può essere utilizzata immediatamente per lo sviluppo di armi. L'algoritmo pubblicato, per esempio, era limitato a colpire bersagli aerei fissi. E i parametri prestazionali del Tianxing-1, inizialmente progettato come strumento di addestramento, differiscono notevolmente da quelli delle armi operative. Un successore, il Tianxing-2, ha completato però con successo i test presso una base militare nella Cina nord-occidentale, secondo un paper pubblicato sul sito web dell'università della difesa il 9 agosto 2022.
L'articolo, che non ha rivelato la natura dell'arma, ha parlato di un sistema di navigazione integrato migliorato e di altre innovazioni che "hanno ridotto drasticamente le deviazioni della traiettoria di puntamento".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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