
"Non ci inginocchieremo perché sappiamo che difenderci mantiene viva la possibilità di cooperazione mentre il compromesso la spegne". Il ministero degli Esteri della Cina ha pubblicato sui suoi social media un video, con tanto di voce narrante in inglese con accento americano, per rispondere ai dazi varati da Donald Trump e lanciare così un chiaro messaggio agli Usa. La narrazione, sopra le immagini di un caccia cinese MiG-15 che abbatte un jet statunitense durante la guerra di Corea, è chiarissima: Pechino non farà marcia indietro di fronte ad una situazione di stallo commerciale con Washington.
Il messaggio della Cina
Intitolato "Mai inginocchiarsi!" e pubblicato su piattaforme social come Weibo e X, il video critica la decisione di Trump di inizio aprile di dichiarare una sospensione di 90 giorni sui dazi reciproci per tutti i partner commerciali tranne la Cina. Il filmato sostiene che questa mossa sia un gioco progettato per costringere i Paesi a limitare gli scambi commerciali con Pechino. "Probabilmente si tratta semplicemente della trappola mortale dell'occhio del ciclone", spiegava la voce narrante della clip, invitando anche le altre nazioni a resistere alle pressioni americane e aggiungendo: "Quando il resto del mondo si unisce in solidarietà, gli Stati Uniti sono solo una piccola barca arenata".
Il video, tra l'altro, è stato pubblicato poco dopo che Trump ha adottato un tono più morbido in merito alle tensioni commerciali con la Cina, alimentando un certo ottimismo sulla possibilità che i due governi possano iniziare a discutere in merito ad un fantomatico accordo. "Credo che spetti alla Cina allentare la tensione perché ci vendono cinque volte di più di quanto vendiamo noi a loro", aveva dichiarato il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent alla Cnbc. Quasi immediata la replica cinese con il richiamato video che utilizza toni da Guerra Fredda. Un video che suggerisce come Pechino non sia disposto a cedere per primo nella situazione di stallo commerciale. "Cedersi a un bullo è come bere veleno per placare la sete. Tutti i bulli sono solo tigri di carta", è la posizione del Dragone.
La posizione di Pechino
Il video ha ribadito le argomentazioni della Cina raffigurando la guerra di Corea del 1950-1953, nota oltre la Muraglia come la "Guerra per resistere all'aggressione degli Stati Uniti e aiutare la Corea", e mostrato il momento del 2021 nel quale Meng Wanzhou, direttrice finanziaria di Huawei Technologies, tornava in patria quasi tre anni dopo essere stata arrestata a Vancouver per conto dei procuratori statunitensi che avevano sporto denuncia per frode bancaria. "La storia ha dimostrato che il compromesso non farà ottenere pietà: inginocchiarsi non fa che attirare ulteriore prepotenza. Per la Cina, per il mondo, dobbiamo sollevarci e continuare a lottare", ha concluso il filmato.
Nel frattempo Reuters ha scritto però che la Cina avrebbe stilato un elenco di prodotti realizzati negli Stati Uniti che sarebbero esentati dai dazi del 125% e starebbe informando discretamente le aziende della politica adottata. Pechino avrebbe già concesso esenzioni tariffarie sui prodotti selezionati, tra cui prodotti farmaceutici, microchip e motori aeronautici, e chiesto alle aziende di identificare i beni essenziali di cui necessitano l'esenzione dai dazi. "I cinesi stanno andando male" e "non voglio che accada", ha dichiarato dal canto suo Donald Trump commentando le notizie sulle difficoltà per l'economia cinese.
"È triste sentirlo" e "a un certo punto spero che faremo un accordo con la Cina. Voglio che la Cina vada bene, ma devono trattarci equamente", ha aggiunto il presidente Usa durante la riunione di gabinetto in Corso alla Casa Bianca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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