
Produrre droni in maniera rapida, efficiente e a prezzi stracciati. È questo l'ultimo importante passo in avanti della Cina, che sta utilizzando al meglio i progressi effettuati nella robotica e nell'hi-tech per modernizzare le proprie fabbriche in tutti i campi. Anche in quello della Difesa. L'esempio più emblematico arriva dalla svolta effettuata dalla China Academy of Space Technology (CAST), che ha trasformato la realizzazione di Uav e ridotto considerevolmente ogni margine di errore. Già, perché una svista anche minima nell'angolazione o nel posizionamento dei pezzi potrebbe compromettere le prestazioni stealth e portare allo scarto dell'intero veicolo senza pilota. Ebbene, se prima una mansione del genere veniva effettuata da tecnici esperti, a mano, oggi ci pensano dei robot.
Droni fabbricati da robot
In un reportage scritto dal South China Morning Post si sottolinea come nel recente passato i droni cinesi fossero realizzati da tecnici esperti dietro pagamenti ingenti. Adesso ci sono robot in piedi sui pavimenti delle fabbriche che, con le loro braccia, effettuano lo stesso lavoro con tre differenze: costi ridotti, precisione ancora più estrema e rapidità di sviluppo. Sensori in tempo reale imitano il tocco umano, regolando la pressione per fori verticali e svasature perfette, due volte più velocemente degli umani e senza scarti di qualità. Le strutture di armi della Cina, dunque, si stanno trasformando rapidamente. Alcuni filmati pubblicati dai media statali mostrano come le linee automatizzate stiano producendo anche missili PL-15– lo stesso tipo che il Pakistan sostiene di aver utilizzato per abbattere i caccia indiani in uno scontro il mese scorso - ad un ritmo senza precedenti.
Le officine producono articoli senza operai, a prezzi più bassi, più velocemente e con una coerenza impeccabile, sfidando tutti i vecchi stereotipi del "Made in China". Non ci sono più fabbriche sfruttatrici, né proprietà intellettuale rubata: solo macchine fredde e intelligenti. In un articolo pubblicato ad aprile sulla rivista Manufacturing Technology & Machine Tool, il ricercatore del CAST Le Yi e il suo team hanno osservato che le tendenze militari globali si stavano orientando verso operazioni intelligenti e "senza pilota". "I droni militari, sfruttando tecnologie intelligenti e basate sull'informazione per condurre operazioni aerospaziali, sono diventati una componente integrante di 'nuovi domini e vantaggi qualitativi' nelle capacità di combattimento", hanno scritto gli esperti.
"Per ridurre al minimo il peso e massimizzare la capacità di carico utile, i droni utilizzano ampiamente compositi in fibra di carbonio, che in genere costituiscono il 60-80 percento della loro struttura, una percentuale significativamente più alta rispetto ai jet da combattimento con equipaggio", hanno aggiunto i ricercatori. La precisione di foratura in queste parti, per esempio, influisce direttamente sia sulla precisione di installazione del carico utile sia sulle prestazioni aerodinamiche e stealth complessive. La foratura manuale tradizionale fatica invece a garantire una qualità costante in termini di precisione di posizionamento, tolleranze dimensionali, fedeltà dei contorni e finitura superficiale.
Un nuovo modello
I ricercatori hanno scelto un braccio robotico pesante e robusto, in grado di gestire movimenti grossolani realizzati da Kuka, un tempo marchio tedesco ora di proprietà del colosso manifatturiero cinese Midea. Ebbene, l'effettore terminale parallelo del braccio può effettuare regolazioni di precisione a livello di micron, hanno affermato. Secondo l'articolo, il team ha anche compiuto un passo avanti nel rilevamento delle superfici, utilizzando tre raggi laser per scansionare le superfici curve, mentre delle sonde galleggianti misuravano la deformazione per controllare la profondità.
Per garantire la precisione, il team di scienziati e ingegneri ha anche costruito un gemello digitale: una replica virtuale dell'intera postazione di lavoro per simulare le reazioni dei materiali deboli prima della perforazione vera e propria. I risultati parlano da soli: il sistema automatizzato ha completato tutti i fori sulla fusoliera di un drone con la massima qualità. I rivetti si sono adattati perfettamente, con una deviazione inferiore a 0,48 gradi/0,1 mm, superando il requisito militare di 0,5 gradi/0,2 mm.
Ricordiamo che CAST è una sussidiaria della China Aerospace Science and Technology Corporation, il più grande conglomerato aerospaziale statale del Paese e produttore di un'ampia gamma di droni militari, tra cui la serie Rainbow.