Difesa

"Inefficaci contro la Cina": l'allarme sui tank che preoccupa gli Usa

Il carro armato Abrams ha raggiunto i limiti del suo sviluppo e non è adatto ad affrontare un conflitto nel 2040 contro un avversario come la Cina: la rivelazione dell'Army Science Board

"Inefficaci contro la Cina": l'allarme sui tank che preoccupa gli Usa

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L'allarme degli esperti: "Tank Usa inefficaci in guerra con la Cina"

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L’Army Science Board, un gruppo indipendente di esperti che fornisce consulenza al segretario dell’esercito Usa, ha recentemente pubblicato una valutazione sul futuro del carro armato armato M1 Abrams. Il rapporto impietosamente riferisce che l'Mbt (Main Battle Tank) "non sarà efficace" o in grado di “dominare” sui campi di battaglia degli anni Quaranta di questo secolo, soprattutto nel contesto di un potenziale conflitto di alto livello contro la Cina.

Il sito The Drive ha analizzato nel dettaglio il rapporto che si conclude con la richiesta di fare uno sforzo per sostituire l'Abrams con un possibile derivato dell'M1 di prossima generazione, nonché afferma la necessità di avere carri armati più leggeri armati con cannoni di calibro più grande e missili anticarro ipersonici, e capaci di operare veicoli terrestri senza equipaggio (Ugv – Unmanned Ground Vehicle). L'esercito statunitense ha attualmente circa 2500 M1 Abrams in servizio, con altre migliaia in deposito che potrebbero potenzialmente essere modernizzati e rimessi in servizio, se necessario. Questo carro è entrato in servizio negli anni Ottanta e da allora sono state introdotte varianti diverse.

Lo studio dell'Army Science Board, cominciato nel 2019 e conclusosi quest'anno, afferma che “sulla base dei nostri risultati, l'M1 Abrams non dominerà il campo di battaglia del 2040. Tutti i vantaggi dell'M1 in termini di mobilità, potenza di fuoco e protezione sono a rischio. Gli aggiornamenti M1A2 Sep V3 e 4 miglioreranno l'efficacia, ma non ripristineranno il dominio del campo di battaglia”. La questione è legata alle maggiori capacità Isr (Intelligence, Surveillance and Reconnaissance) avversarie che aumentano la letalità delle forze (in questo caso di Cina e Russia).

Viene affermato che sia Mosca sia Pechino “hanno studiato le nostre forze e la nostra dottrina e stanno mettendo in campo contromisure. Continueremo a dover combattere in inferiorità numerica, esacerbati da un basso tasso di prontezza operativa per gli Mbt e da una flotta che invecchia”.

L'Abrams quindi non sarà in grado di affrontare un futuro confronto diretto con la Cina per difendere Taiwan, ad esempio, perché “il campo di battaglia del 2040 vedrà un aumento significativo nell'uso della robotica per il combattimento, l'Isr e le funzioni logistiche; capacità assistite dall'intelligenza artificiale per l'identificazione del bersaglio; cyber attacchi alle strutture di comando e controllo; sistemi di fuoco indiretto a lungo raggio (sia di artiglieria che razzi/missili) con munizioni di precisione sempre più potenti in grado di sconfiggere qualsiasi bersaglio riescano ad acquisire”. La valutazione operativa effettuata ha anche affermato che gli Abrams hanno raggiunto il limite di sopportazione del telaio in termini di peso.

Molte delle caratteristiche ritenute desiderabili per un carro successivo all'M1, ovvero minor peso, maggiore armamento, più capacità di interconnessione con gli altri assetti sul campo di battaglia, sono anche quelle che la General Dynamics ha incorporato nell'Abrams X, un dimostratore tecnologico per un nuovo carro armato che è stato presentato per la prima volta l'anno scorso, senza considerare che l'U.S. Army ha mostrato interesse per il nuovo tank M10 Booker, un “carro leggero” che è stato ordinato nei primi 26 esemplari lo scorso luglio.

Effettivamente la questione di avere carri di nuova generazione che siano “sistemi di sistemi”, ovvero che integrino al loro interno by design (ovvero da progetto) la possibilità di operare con altri assetti sul campo di battaglia, di ricevere e raccogliere dati e analizzarli in tempo reale, e di comandare veicoli senza equipaggio, è qualcosa che si sta affrontando anche in Europa, se pur con non poche difficoltà.

La guerra del futuro sarà multidominio e richiederà un elevato livello di integrazione interforze e perfino tra Paesi diversi, quindi i carri come l'Abrams, pensati e progettati negli anni '80, non sono all'altezza delle sfide che dovranno affrontare.

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