Roma È vero che la pubblicità in tv funziona poco con gli over 65? «Certo - ribatte Fedele Confalonieri, presidente Mediaset -. Prendete Bruno Vespa. Lui usa da trentanni sempre lo stesso profumo. Perché? Perché a una certa età si diventa abitudinari: la pubblicità acchiappa di meno». «Veramente - ribatte Vespa - io il profumo lho cambiato da tre mesi». «Allora vuol dire che chai la morosa», commenta Confalonieri.
Oltre che di pubblicità («Mediaset dovrà scendere dalla sua quota di fatturato - ha detto Confalonieri - una volta con la pubblicità fatturava il 90 per cento; oggi l82») si è parlato di temi attualissimi, ieri, al convegno che, coordinato da Vespa, apriva in concomitanza col Roma Fiction Fest: «Strategie e politiche per laudiovisivo nel terzo millennio». Nellincontro al vertice tra Confalonieri, il suo omologo Rai, Paolo Garimberti, e il viceministro allo Sviluppo economico, Romani, si è cominciato parlando del digitale terrestre. Che per Garimberti «è come la nuova tecnologia che rinnova i vecchi areoplani: senza di quella farebbero tutti una brutta fine», e per il ministro è anche «un grande modo democratico di accesso ai media. Lo dimostra quanto accade in Iran».
Si è quindi parlato di strategie: «Quella di Mediaset si articola soprattutto in quattro punti - ha illustrato Confalonieri -. Oltre alla digitalizzazione, il rinforzo del core business, i contenuti, (il nuovo segnale può essere anche eccezionale, ma se non hai i contenuti non vai da nessuna parte) e lo sviluppo del mercato straniero. Noi per esempio stiamo avendo risultati interessanti nel Maghreb; mentre per la Cina ci vorrà tempo». Circa il futuro delle tv generalista, «certo: è un po vecchia - analizza Garimberti -. La segue un pubblico agée, e se torni a casa dopo le 20.30 e vuoi le ultime notizie, sei fregato». Mentre le profezie di sventura (per qualcuno tempo dieci anni e la generalista non la guarderà più nessuno), «chi fa profezie da qui a 10 anni è un ciarlatano - taglia corto il presidente Mediaset -. Già quando ne parlava Al Gore sembrava che il giorno dopo dovessimo chiudere tutti.
E lAuditel? Rimane sempre affidabile? «Assolutamente - replica Confalonieri -. Pensate che i pubblicitari che vinvestono lira di Dio sarebbero così stupidi da farlo, altrimenti?».
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