Più che di un furto si è trattato di una vera e propria devastazione. Ha suscitato infatti forte indignazione fra i cittadini di Ossona, la solita incursione di un gruppo di malviventi all'interno del locale cimitero, situato sulla via per Magenta. Un raid che a fronte di un ricco bottino, ha provocato danni ingenti, quantificabili attorno ai ventimila euro, opera sicuramente di una delle tante bande dellest che imperversano nei camposanti dei comuni dellAltomilanese, e che ogni volta riescono a farla franca, nonostante laccentuata sorveglianza notturna delle forze dell'ordine.
È successo tre notti fa. Per entrare nel cimitero hanno divelto una porta posta lungo la pista ciclabile che conduce a Santo Stefano Ticino. E una volta dentro si sono accaniti contro i luoghi di sepoltura. Due cappelle sono state private completamente dei tetti in rame, metallo pregiato sottratto anche da numerosi colombari e monumenti funebri ridotti in frantumi. Un furto che ha visto impegnati i malviventi per non meno di un paio dore, durante le quali nessuno si è accorto di nulla. Conclusa la razzia il rame è stato caricato su un furgone, con il quale la banda si è dileguata nel buio. A scoprire laccaduto sono stati gli operai in servizio nel camposanto, che subito hanno informato il comando della Polizia Locale. «Si tratta del secondo episodio avvenuto nellarco di pochi mesi hanno commentato alcuni cittadini in visita ai loro cari - ; è giunto il momento di adottare provvedimenti tali da garantire a questo luogo una vera sicurezza».
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