Disavventura Durante la domenica a piedi

Disavventura Durante la domenica a piedi

Viene inseguito da un’auto con a bordo un uomo. Si spaventa e scappa. Poi sfodera una bomboletta di spray al peperoncino e innaffia il suo inseguitore. Peccato che a stargli alle costole non fosse un pazzo malintenzionato ma un carabiniere in borghese. E la reazione gli frutta ore di chiarimenti in caserma (fino all’una di notte) e un paio di denunce per ingiuria e resistenza a pubblico ufficiale. Questa la strana storia capitata a Nicola Francesco M., 44 anni, commercialista, residente in corso di Porta Ticinese.
E pensare che tutto nasce da una pattinata durante la domenica a piedi del 20 novembre. Francesco sta tornando a casa dal circolo canottieri, con il borsone sportivo a tracolla, il giaccone e i roller blade ai piedi. Si gode i piccoli privilegi della giornata senza auto: come quello di poter schettinare senza preoccuparsi delle auto in via Tortona. Ma così non è. Il carabiniere che lo insegue in auto infatti lo multa con una sanzione di 24 euro perché lo considera «un pericolo per i veicoli che circolano» sulla via. «Avrei accettato una multa del genere in qualsiasi altro giorno - spiega il pattinatore - ma non durante il blocco totale del traffico. Non davo fastidio a nessuno. E poi mi sono spaventato ad essere inseguito improvvisamente da quell’uomo. Nulla mi poteva far capire fosse un carabiniere. Anzi, a un certo punto avrei voluto chiamarli io i carabinieri perché mi sono sentito in pericolo. Mi sono messo perfino a urlare chiedendo aiuto ai passanti. Non sono pazzo, ma voglio vedere come reagirebbe un altro a vedersi inseguire da uno sconosciuto. E poi se non possiamo pattinare nelle domeniche senza traffico, allora quando possiamo farlo?».
Durante il kafkiano inseguimento, Francesco cade procurandosi una lussazione a una spalla. E con i pattini ai piedi si trova in una specie di incubo. Prima l’interrogatorio nella caserma di via Vincenzo Monti, poi la visita all’ospedale Sacco. Poi ancora le denunce. Se ne torna a casa in piena notte con un verbale in mano in cui alla voce «tipo di veicolo» viene indicato: pattino roller. Un po’ ride e un po’ no. Di sicuro racconterà la storia ad amici e parenti per tutto l’inverno. «Ma la multa non la pagherò per principio. Non ho nemmeno firmato il verbale dei carabinieri» ammette.

A gestire la questione denunce e a tirarlo fuori dai guai per la sua reazione violenta saranno gli avvocati. «Mi ero solo spaventato, davvero» insiste lui. Che comunque, giura, non smetterà di pattinare nelle domeniche senza traffico.

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