Dispetti nella Lega: salta la legge sui parchi

Centrodestra spaccato in Regione e a naufragare è la discussione del progetto di legge che modifica la governance dei parchi lombardi. La maggioranza va sotto su un emendamento del Pd approvato a scrutinio segreto: 39 sì e 35 no, 11 i franchi tiratori. Negata alla Regione la possibilità di designare un proprio rappresentante nel Consiglio di gestione dei parchi. «Alla luce di quanto avvenuto, con il via libera a un emendamento che modifica in modo sostanziale il testo del progetto di legge», il relatore Carlo Saffioti (Pdl), ha chiesto il rinvio del progetto di legge in commissione per una nuova discussione. Al ritorno della legge in commissione hanno votato a favore Pdl, Lega e Udc, mentre Pd e Sel si sono astenuti. Contraria l’Idv. «Quello che è successo - la reazione del capogruppo del Pdl Paolo Valentini - è un fatto gravissimo che richiede una profonda riflessione sulla volontà della maggioranza di continuare la propria attività legislativa». Con qualcuno che accusa la Lega di manovre oscure.

Forse un messaggio mandato da Renzo Bossi a nome dei varesini del «cerchio magico», delusi per la bocciatura di Rosi Mauro che si diceva destinata a commissariare il partito in Lombardia. Con la legge sui parchi da impallinare per mandare un messaggio al segretario nazionale Giancarlo Giorgetti che con il governatore Roberto Formigoni aveva già stretto l’accordo.

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