
Dopo il dito medio di Maurizio Cattelan in Piazza Affari, a Milano spunta una nuova opera d’arte simbolo di rottura rispetto agli ordini estetici precostituiti. Si tratta di Ages of smoke dello svizzero Peter Regli, che con una colonna di forma fallica punta a scardinare i valori culturali classici attraverso simboli inediti. Quel che è certo è che rompe con il comune senso del buon gusto.
È alta 4,25 metri e pesa circa una tonnellata. Più che una colonna greca, si tratta di un grosso fallo che punta dritto verso l'alto. Prendendo l’esempio della colonna, dai più tradizionali esempi greci e romani, l'artista declina questo simbolo rompendone gli schemi, reinterpretandoli a suo modo. È per questo che nell’esposizione all'istituto svizzero di Milano, che è stata inaugurata ieri sera, ha pensato di affiancare alle più canoniche strutture architettoniche figure di rottura: una colonna di forma fallica viene quindi giustapposta a un totem e a un orso.
Con questa mostra, che rientra nel più ampio progetto Reality Hacking, Regli definisce le incursioni nella realtà dei suoi interventi realizzati per contesti specifici. "Come un hacker che irrompe nel web per alterare un sistema informatico - spiegano i curatori del progetto - queste azioni combinano abilità tecnica, intuizione e intelligenza critica per scardinare la percezione di un sistema specifico, di un ordine visivo e concettuale precostituito".
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