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Divani come vestiti e cucine di lusso La casa diventa moda

Si è aperto il Salone del Mobile di Milano, all’insegna del mix tra design e couture. E Versace farà la tappezzeria degli aerei

Divani come vestiti e cucine di lusso La casa diventa moda

Daniela Fedi

da Milano

Un divano griffato Versace non costa meno di 10mila euro, mentre per arredare un jet privato con l'inconfondibile tocco della Medusa bisogna preventivare di spendere mediamente 10 milioni di euro. Non è dato sapere quanto costerà un soggiorno nell'esclusivo Palazzo Versace che sarà aperto a Dubai nel 2008, ma gli ospiti dell'albergo potranno contare su lussi sibaritici: dalle due spiagge climatizzate con temperatura fissa a 22 gradi, alla piscina per la scuola d'immersione con pesci tropicali importati dal Mar Morto passando per un edificio interamente progettato come le mitiche case dello scomparso stilista calabrese.
«Il lusso non può essere a buon mercato e noi abbiamo fatto una scelta strategica: vogliamo essere il primo marchio del lusso in Italia» ha detto ieri Giancarlo Di Risio, amministratore delegato della Gianni Versace Spa presentando una serie di iniziative clamorose insieme con la nuova collezione per la casa in occasione del 45° Salone del Mobile inaugurato ieri a Milano. Fino al 10 aprile prossimo sono attesi non meno di 250mila visitatori per questa straordinaria kermesse che piace moltissimo al mondo della moda. «La casa ci rappresenta almeno quanto l'abito che indossiamo», spiega Di Risio ricordando che la griffe è presente nel settore dal 1992. «Vendiamo uno stile di vita» conclude annunciando che oltre al secondo hotel (il primo è stato aperto nel 2000 sulla Gold Coast australiana) ne esiste già un terzo in fase di definizione per una località asiatica al momento top secret e che l'accordo siglato con Tag Group per progettare e realizzare gl'interni degli aerei privati ha come obiettivo conquistare circa un terzo del mercato globalmente stimato sui 2,5 miliardi di dollari. Dunque come al solito nei frenetici giorni del Salone sfila un abito chiamato habitat: le grandi firme del fashion system occupano uno spazio di primo piano. Esemplare in questo senso la straordinaria rassegna di Pitti Living inaugurata ieri in Via Tortona. Tra i 33 marchi selezionati dall'agguerrito team di Pitti Immagine compaiono nomi come Gallo (storica azienda di calze al debutto negli accessori per la casa) Rick Owen (sulfureo stilista americano che presenta i suoi mobili tra cui un tavolino intarsiato in vertebre di serpente), e Angelo. (tempio del vintage con sede a Lugo di Romagna che propone vecchi foulard di Hermés o Saint Laurent resinati e trasformati in tovagliette all'americana oppure grembiuli). Sempre ieri Cp Company e Stone island hanno inaugurato una mostra d'installazioni e progetti espositivi realizzati per la settimana della moda ospitando tra l'altro la presentazione del libro «Moda!» di Antonio Mancinelli. Oggi Giorgio Armani presenterà il suo primo sistema per la cucina chiamato «Bridge» insieme con la sempre più vasta collezione Armani/Casa venduta entro l'anno in 33 negozi monomarca e 100 shop in shop in 35 paesi del mondo. Per stasera è poi previsto il cocktail di lancio dei mobili creati da Tomas Maier per Bottega Veneta: la griffe più esclusiva del Gruppo Gucci. Invece Patrizia Pepe, marchio di pronto-moda dal crescente successo, fa coppia con Gebruder Thonet Vienna e nella boutique di Via Manzoni espone riedizioni colorate delle celebri sedie curvate a vapore. Anche Valentino, Dolce & Gabbana, Missoni, Etro, Sportmax e Moschino partecipano alla grande festa del design. Mentre Shiseido, marchio cosmetico giapponese, esporrà il packaging delle proprie linee maschili in un corner all'interno della Triennale dove si terrà il «Good Design Award».
Certo non tutte le aziende cosmetiche possono permettersi di competere con divani, armadi e cucine.

Ma a suo tempo si era detto lo stesso degli stilisti e guarda dove siamo arrivati.

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