Michael Winterbottom, eclettico e movimentato regista e sceneggiatore inglese, ha scelto Genova per il suo ultimo film. E lo ha fatto a tutto tondo decidendo di avvolgere a tal punto la storia negli umori, suoni, paesaggi e contrasti del capoluogo ligure da farne del nome il titolo. «Il mio è stato un amore a prima vista con Genova - dice il regista - Ho subito pensato che sarebbe stato il luogo ideale per realizzare la storia che avevo in testa. Ciò che più mi affascina di questa città, è che riesce a stimolare tutti i sensi: il mio film non è fatto di sole immagini, ma ci sono anche tanti suoni del traffico e della natura e addirittura odori, quello buono del mare e quello sgradevole della rumenta nei vicoli».
Dopo «Un cuore grande» con Angelina Jolie, uno dei suoi migliori lavori a detta della maggior parte della critica, ecco Winterbottom abbandonare il cinema di denuncia e dedicarsi, in «Genova», a una delicata storia privata.
Colin Firth interpreta il ruolo di Joe, un inglese trapiantato a Chicago che, dopo l'improvvisa morte della moglie a causa di un incidente stradale, decide di trasferirsi per un anno a Genova con le sue due figlie.
Questa la storia, praticamente chiara e compiuta già dai titoli di testa scritti su panorami aerei mozzafiato di una Genova assolata di inizio estate. Sono passati poco più di dieci minuti dall'inizio del film ed ecco altre splendide immagini della Superba, riprese da un taxi che corre sulla sopraelevata.
La vicenda poi si insinua all'interno dei vicoli: riconosciamo piazza Banchi, via san Luca, le stradine nei pressi di Luccoli, la maestosa via Garibaldi, via Balbi e i palazzi dell'Università all'interno dei quali avvengono anche alcune scene. Si percorrono poi diverse altre strade anche al di fuori del stretto intreccio dei vicoli: da Castelletto alla Nunziata, dal monumento di Quarto alla passeggiata di Nervi. Avviene così che, grazie all'occhio digitale di un «foresto», anche noi genovesi riusciamo a guardare con occhi diversi le strade, i paesaggi, gli angoli e gli scorci che rendono davvero unica la nostra città. Winterbottom con la sua «Genova» ci permette di tornare a vedere la nostra città veramente per quello che è. Bellissima.
Ma la Superba non si accontenta di essere un mero «set».
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