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Docile, lucido e reattivo La Cina ha clonato il primo cane poliziotto

Kunxun è un pastore tedesco e grazie ai geni può essere addestrato con molta più rapidità

Oscar Grazioli

Ottenere un cane poliziotto costa, in termini di energie e soldi. Il governo cinese, che non si pone troppi scrupoli di coscienza e menate filosofiche, ha pensato bene di ovviare a questo problema, creando il primo cane poliziotto clonato del paese. Si chiama Puppy Kunxun e ora ha tre mesi. É il clone di una femmina di sette anni nota alle forze dell'ordine cinesi come la «Sherlock Holmes dei cani poliziotto», per la sua innegabile bravura nel supportare gli agenti e gli investigatori. Il suo vero nome, famoso in tutta la Cina, è Huahuangma ed è stata riconosciuta come cane meritorio di prima classe dal Ministero della Pubblica Sicurezza nel 2016, per i suoi contributi nelle indagini su casi di omicidio. Dal 2013, Huanghuama ha aiutato la polizia di Pu'er a risolvere 12 casi di omicidio e 20 altri gravi casi criminali. La razza impiegata è tipica della Cina. Si tratta del cane lupo di Kunming, riconosciuto come razza canina originaria della Cina. Si ritiene possa essere considerato il più antico caso di lupo ibrido "ufficializzato" quale razza, originatosi quando i pastori del Yunnan incrociarono i loro cani da pastore con i lupi cinesi. Di media taglia, è un cane molto robusto con una salute di ferro e un temperamento molto equilibrato, ma deciso. La razza è stata creata nel 1964 ed è stata addestrata appositamente per assistere l'esercito e le forze di polizia cinesi.

Il piccolo Kunxun è nato in un laboratorio a Pechino lo scorso dicembre e ora ha iniziato la sua formazione per diventare un futuro cane in grado di assistere forze dell'esercito e della polizia. Il nome di Kunxun è una combinazione delle parole «Kunming» e «merito» (Xun).

La Sinogene Biotechnology Company di Pechino e l'Yunnan Agricultural University hanno affermato che il progetto è stato realizzato con il supporto del Ministero della Pubblica Sicurezza. I ricercatori cinesi hanno prelevato un campione di pochi millimetri dalla pelle di Huahuangma 12 settembre dell'anno scorso. Il campione è stato quindi immesso in un fluido nutriente e trasportato immediatamente a Pechino dove, una volta iniettato in una cellula uovo presa da un'altra femmina, si è sviluppato un embrione che è stato trapiantato nell'utero di una beagle.

Kunxun è nato sano il 19 dicembre, pesa 540 grammi e misura 23 cm di lunghezza. Secondo la Sinogene Biotechnology, il suo Dna è risultato essere oltre il 99,9% identico a quello di Huahuangma. Il cucciolo è stato trasportato da Pechino a Kunming il 5 marzo per iniziare la sua formazione. Si dice che sia gentile con gli umani, curiosa e più energica rispetto ad altri cuccioli. Secondo Wan Jiusheng, un ricercatore del Kunming Police Dog Center, la Cina soffre per la carenza di migliaia di cani poliziotto e la clonazione servirebbe ad avere, in tempi brevissimi e con assoluta certezza, copie «conformi» della Sherlock Holmes supepremiata per le sue prestazioni investigative. Zhao Jianping, vice direttore generale Sinogene, ha detto martedì al Global Times che la nascita di Kunxun offre la possibilità di estendere la tecnologia dei cloni animali ai cani poliziotti, e ridurrà in modo significativo il tempo necessario per addestrarne uno, come fa la Corea del Sud dal 2007. Alle domande sulla longevità e sulle possibile malattie indotte dalla clonazione, l'uomo si è un po' defilato e non ha voluto siferire il costo del processo di clonazione.

Si prevede che Kunxun inizi a lavorare per la polizia a circa 10 mesi, secondo Wan e, se si considera che il costo di addestramento di un cane è di circa 500.000 yuan (oltre 5000 euro) e non si ha la sicurezza del «prodotto», l'idea della clonazione, fatte le debite considerazioni etiche, non è del tutto peregrina. Sempre che il cane non faccia la fine della pecora Dolly, non proprio gloriosa.

Specie per lei.

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