Le Dolomiti diventano un «Patrimonio dell’umanità»

C’è voluto un lustro ma ce l’abbiamo fatta. L’Italia ha infilato un’altra delle sue molte perle nella collana mondiale del Patrimonio universale dell’umanità tutelato dall’Unesco. Dal 2004 il Bel paese sta cercando di far entrare le Dolomiti nel prestigioso novero degli angoli più belli al mondo ma solo oggi ce l’ha fatta, proprio nel momento in cui Dresda rischia di uscire dalle meraviglie mondiali per colpa di un ponte per ora solo progettato che, a detta dell’Unesco, deturperebbe in modo irreparabile la valle dell’Elba.
Intanto il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo (nella foto) ha cantato giustamente vittoria per aver posto la parola fine a un lungo tormentone che rischiava di diventare lunghissimo, ma un’imprevista quanto gradevole accelerata ha portato al risultato sperato. E ha commentato: «È stata una grande festa condivisa con le cinque province e le tre regioni interessate. L’Italia è riuscita a presentarsi credibile e abbiamo avuto i complimenti di tutti».
Una vittoria prestigiosa dunque: dopo le isole Eolie, prime a essersi guadagnate l’accesso al Patrimonio dell’Unesco, ora tocca alle Dolomiti. Come dire, mare e montagna. Il ministro intanto medita di continuare su questa strada: «Ci metteremo al lavoro perché il Paese ha uno straordinario territorio. Va valorizzato, tantissimi siti premono per essere avviati a questo percorso. L’Italia è un museo a cielo aperto: abbiamo autentici gioielli e dobbiamo modificare il nostro atteggiamento e non chiudere questi gioielli nel caveau ma renderli fruibili».


Entusiasta anche il ministro dell’Agricoltura Luca Zaia che da buon veneto si è detto orgoglioso che questa merlatura che incornicia il nostro Paese sia Patrimonio dell’umanità dell’Unesco in cui sono inclusi 44 siti italiani, un primato mondiale tutto italiano.

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