Domani potrebbe arrivare lo stop dal Tar

Se non ci riuscissero le polemiche dei partiti, potrebbe essere il Tar a «stoppare» l’avvio dell’Ecopass. Il tribunale amministrativo della Lombardia dovrebbe infatti esprimersi domani o mercoledì mattina sul ricorso presentato dall’Osservatorio di Milano, in collaborazione con l’avvocato Claudio Linzola, contro l’entrata in vigore del ticket d’ingresso. Il direttore dell’Osservatorio, Massimo Todisco, aveva infatti definito il provvedimento «un atto terribile, sbagliato e scorretto che nulla ha a che vedere con la nostra cultura». Facendo pagare il ticket ai cittadini, secondo Todisco, «sostanzialmente si vende la possibilità di inquinare e si monetizza la nostra salute.
Sotto la firma di Todisco, per rendere più forte il ricorso l’Osservatorio ha presentato un elenco di trentasei ricorrenti - soprattutto parcheggiatori - e un elenco di oltre mille adesioni di milanesi in rivolta contro la pollution charge. Secondo l’avvocato Linzola, che ha presentato formalmente il ricorso al Tar a fine settembre «la delibera del 20 luglio con cui venivano definiti prezzi, tempi e categorie di pagamento del ticket non sta in piedi giuridicamente».

In primo luogo, riassume, «doveva essere approvato in consiglio comunale e non dalla giunta, come tutti i provvedimenti che istituiscono nuove tariffe». Gli atti della giunta inoltre, aggiunge l’avvocato, sono impugnabili perché «discriminano i cittadini sulla base del censo e del luogo di residenza».

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