La domenica dei milanesi tra jazz, antiquariato e mostre

Riprende oggi l’appuntamento con il Mercatone dei Navigli e la musica sul palco galleggiante

La domenica dei milanesi tra jazz, antiquariato e mostre

Con il rientro di tanti milanesi dalle vacanze, da domani la città riprende il ritmo abituale. E così anche le consuetudini domenicali e le iniziative e gli spettacoli che hanno accompagnato le notti estive. Sono attesi infatti 75mila milanesi oggi al Mercatone dell’Antiquariato, appuntamento dell’ultima domenica del mese. Sono 300 gli espositori che dalle 8 alle 18 regalano un tuffo nel passato alla città: porcellane, bigiotteria d’altri tempi, mobili, stoviglie decorate, lampade, stampe, vecchi giornali e libri, cappelli e vestiti vintage. La chiusura del mercatone sarà accompagnata dalle dolci note del jazz: dalle 18,20 un palco galleggiante navigherà tra le acque del Naviglio Grande e del Pavese per terminare al vicolo dei Lavandai portando un pizzico dell’atmosfera di New Orleans con la Jambalaya Six di Vittorio Castelli. L’appuntamento con il jazz d’autore proseguirà tutte le domeniche alle 18,20 fino al 23 settembre, mentre il giovedì, dalle 20,30 alle 22,30 il blues sarà di nuovo il protagonista delle serata sui Navigli, per la rassegna Navigli Live - Estàa cunt el Giass!.
Soddisfatto l’assessore al Turismo Massimiliano Orsatti, uno dei promotori: «Un grande evento musicale che sottolinea l’intenso legame tra Milano e la musica, quella jazz in particolare, una lunga colonna sonora che si intreccia in maniera indissolubile con la storia, la vita e il fermento culturale della città, nonchè con il paesaggio dei Navigli. Quale migliore modo per scoprire il valore della tradizione musicale se non ascoltare jazz nei luoghi dove questa musica è nata, i Navigli». Proprio per rafforzare il legame dei milanesi con il jazz, il palco dei Navigli, www.naviglilive.it, è aperto a tutti i musicisti che desiderino esibirsi, dopo essere stati valutati dal comitato di esperti.
Non solo musica però per questa domenica soleggiata: per chi non avesse ancora visitato le 14 mostre della «Bella estate dell’Arte» organizzate dall’assessorato alla Cultura (biglietto unico a 19 euro), questa di oggi può essere una buona occasione per non farsi scappare le esposizioni che chiuderanno, nella maggior parte dei casi, il 16 settembre. Palazzo Reale, aperto fino alle 19,30, ospita per la prima volta la grande mostra dell’artista colombiano Fernando Botero, con la serie inedita sulle torture di Abu Ghraib, 200 opere del pittore livornese Gianfranco Ferroni, quattro sale dedicate a Giò Ponti designer, il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo esposto scenograficamente nella Sala delle Cariatidi, le sculture di Ivan Theimer, la rassegna «Arte italiana, dal 1968 al 2007» e le tele di Mario Cavaglieri.


Non basta: le sculture luminose di Marco Lodola illuminano il Castello, dalle 9,30 alle 19, mentre quelle di legno di Stephan Balkenhol sono le protagoniste delle candide sale del Pac, con la Rotonda della Besana che ospita le tele di Schnabel e l’Africa di Moravia che troneggia al museo di Storia Contemporanea.

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