«LAutorità ecclesiastica si vedrà costretta a prendere i provvedimenti canonici del caso»: con questa formula, solo apparentemente sibillina, in realtà chiarissima, la Curia genovese preannuncia ufficialmente una censura (che può andare dalla semplice ammonizione alla sospensione a divinis) nei confronti di don Andrea Gallo, parroco della chiesa di San Benedetto al Porto e leader dellomonima comunità di recupero degli emarginati. Le colpe in capo al «sacerdote di strada» - come egli stesso si è sempre definito - sono riassunte in una nota diffusa ieri dallArcidiocesi di piazza Matteotti, e riguardano in particolare le più recenti posizioni assunte da don Gallo a proposito dei referendum sulla procreazione assistita in programma il 12 e 13 giugno prossimi.
«Le affermazioni, così come in questi giorni riportate dai mezzi di comunicazione e attribuite al sacerdote Andrea Gallo - è scritto nel documento della Curia - circa temi inerenti alla tutela della procreazione e della vita umana e dellobbedienza al magistero della Chiesa, come pure precedenti esternazioni irriguardose sul compianto (...)- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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