da Roma
Benedetto XVI ha nominato monsignor Stanislao Dziwisz, lex segretario di Papa Wojtyla, nuovo arcivescovo di Cracovia. La notizia, anticipata dal Giornale venerdì 27 maggio, è stata annunciata ufficialmente ieri mattina. Dziwisz, 66 anni, ne ha passati quasi quaranta a fianco dellarcivescovo di Cracovia e poi del Pontefice. Da quanto si apprende la designazione sarebbe dovuta avvenire dopo lestate, ma lo stesso settantottenne cardinale Franciszek Macharski, che don Stanislao andrà a sostituire, ha chiesto al nuovo Papa di affrettare i tempi. Abbiamo raggiunto telefonicamente monsignor Dziwisz poco prima che la nomina venisse annunciata dalla Santa Sede.
Con quale animo prende possesso della cattedra che fu di Wojtyla?
«Mi creda, non è stato facile accettare, proprio per limportanza storica della diocesi di Cracovia e per il suo grande patrimonio spirituale. Una diocesi che ha avuto grandi pastori. Ho detto di sì al Santo Padre innanzitutto perché ho davanti agli occhi latteggiamento di Giovanni Paolo II, che ha sempre obbedito alla volontà del Signore. E poi perché vado a Cracovia con la speranza che Karol Wojtyla continui a starmi vicino e ad aiutarmi».
Le costa lasciare Roma?
«Dal 1967 ho accompagnato prima il cardinale Wojtyla e poi il Papa Giovanni Paolo II in ogni viaggio. Gli sono sempre stato vicino. Ora lo lascio a Roma e torno a Cracovia.
È vero che questa nomina era un desiderio di Papa Wojtyla?
«Non dovete chiederlo a me, ma al cardinale Macharski...».
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