Treviso - Polemica infinita. Chiede al giudice il permesso di non utilizzare, in caso di necessità, i farmaci e il magistrato l’accontenta. Protagonista della storia che sta suscitando clamore nel mondo sanitario e civile del Veneto una trevigiana di 48 anni, testimone di Geova, che dal giudice tutelare di Treviso Clarice di Tullio ha ricevuto il permesso, e con lei il marito, di non utilizzare farmaci salvavita.
La paziente, come indica il Gazzettino, avrebbe già rifiutato tracheotomia e trasfusione, da quanto si è appreso, non sarebbe al momento in immediato pericolo di vita. Le sue disposizioni restano tuttavia chiare: "non voglio che la mia vita venga prolungata - avrebbe detto la donna - se i medici sono ragionevolmente certi che le mie condizioni sono senza speranza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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