È donna il nuovo direttore della «Verdi» La cinese Zhang debutterà in Vaticano

Ben sedici anni sono trascorsi dalla sera del 25 febbraio 1993. Quel giorno una Laura Pausini ancora ragazzina, del tutto ignara (come chiunque sulla terra, del resto) del successo planetario che avrebbe ottenuto in seguito, fece la sua prima apparizione di fronte a un grande pubblico. L'occasione fu ovviamente Sanremo, e il pezzo fu «La solitudine». Applausi scroscianti per una giovane diciottenne che stravinse l'edizione del festival nella categoria nuove proposte. Aveva ancora una timidezza commovente, e alle domande di Pippo Baudo non riuscì a rispondere, per ben 3 volte, se non con un semplice 'sì'. Ma l'innato talento emerse subito con un pezzo di non facile interpretazione, che le assicurò un futuro tra i grandi della musica italiana. Anzi, non è azzardato dire che è diventata la più grande: dove per «grande« si intende la più celebre, la pop star italiana che più di ogni altra è conosciuta nel mondo. Non per niente nel 2007 fu la prima donna musicista nella storia ad avere tutto lo Stadio di San Siro per lei. Certo, la sua musica non ha mai avuto nulla di nuovo da proporre a livello concettuale, né tanto meno pare innovativa o sperimentale negli arrangiamenti. Tuttavia Laura ha evidentemente toccato il cuore della gente, ha riempito con belle melodie un vuoto di semplicità che prima dell’album di esordio, «Laura Pausini» (1993), pesava tanto agli attuali suoi fan. Forse per questo è stata «ripagata» con oltre 45 milioni di copie vendute per 8 dischi di inediti in 16 anni di carriera. Il Grammy Award (l'Oscar della musica) ricevuto nel 2006 è il riconoscimento della sua grandezza: lo vinse per il miglior album pop latino dell'anno, ovvero per la versione in spagnolo dell'album «Resta in ascolto», pubblicato in Italia nel 2004. Sì, perché l'interprete di Faenza è nota anche e soprattutto per aver deliziato i mercati latini di Spagna, ma anche Messico e Sudamerica. Proprio là dove porterà il suo nuovo World Tour 2009, dopo aver accontentato i fan di tutta Italia. «Questo è un anno importante per me: il mio desiderio è quello di passare almeno 10 mesi in giro per il mondo. Io e la mia band siamo pronti per viaggiare con le nostre voci e la nostra musica». Il messaggio è chiaro. Martedì toccherà ai milanesi: Laura si esibirà al Mediolanum Forum di Assago dove, a grande richiesta, sono state aggiunte altre tre date: 22, 23 e 24 aprile, prima che la cantante prenda il volo per Madrid e Barcellona. Spulciando le scalette dei primi show del tour, si intuisce come Laura ripercorrerà anche nelle 4 date milanesi la sua carriera attraverso le hit Vivimi, Resta in ascolto, Strani amori, alternandole a inediti come Primavera in anticipo (che dà il titolo al nuovo disco uscito in autunno) e Un fatto ovvio. Non mancheranno le cover, da Destinazione pericolosa di Grignani a La mia banda suona il rock di Fossati, passando per Io canto di Cocciante.

Un anticipazione: durante l'interpretazione di Sorella terra, verrà fuori l'anima «verde» della Pausini: Laura si vestirà con un abito dorato, in netto contrasto con le immagini proiettate che hanno come soggetto inquinamento e degrado.

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