Donna scivola nel canale Villoresi Un carabiniere si tuffa e la salva

Trascinata dall’acqua per quattro chilometri, era ormai priva di forze

Franco Sala

Ha visto il punto giusto, quello più adatto e allora, senza un attimo d’esitazione, si è tuffato nel canale Villoresi: il brigadiere con questo coraggioso gesto è riuscito a salvare una donna. Se avesse preso altro tempo, per la casalinga, 54 anni, non ci sarebbe stato più nulla da fare. Ormai era al limite delle forze, stremata, in stato di semicoscienza.
Comincia tutto poco dopo le 15 di ieri, quando la donna cammina lungo il ciglio del corso d’acqua che attraversa Novate Milanese: forse scivola, magari mette un piede in fallo e cade nel fiumiciattolo, in questi giorni gonfio d’acqua. Inizia la brutta avventura: la poveretta non riesce a risalire le sponde, fa appello a tutte le forze che gli restano, eppure la corrente è forte, il corpo galleggia, la donna è terrorizzata, sfinita, non riesce neppure a chiedere aiuto, l’urlo della disperazione, si strozza in gola. Ingoia acqua, fino a quando perde i sensi.
A Senago un passante la nota, resta sbigottito e dà l’allarme. Si mobilitano i carabinieri della radiomobile di Desio e quelli delle stazioni di tutta la zona. Arrivano anche i volontari della protezione civile di Paderno Dugnano. Sono impegnati almeno trenta uomini: seguono le stradine che affiancano il Villoresi fino in Via XX settembre, al quartiere Pinzano di Limbiate. La donna è rimasta in acqua più di mezz’ora, il punto in cui è piombata nel canale è tre, quattro chilometri più a sud. Qualche centinaio di metri ancora e si sarebbe schiantata contro le grate sistemate per bloccare i detriti. Andava incontro ad una morte certa, violenta.
A quel punto il sottufficiale dell’Arma capisce che per salvarle la vita non ha scelta. Deve lanciarsi nel canale: afferra la donna, e grazie anche all’intervento di due vigili del fuoco di Desio, riesce a riportarla fuori. L’adagia sul prato e cerca di rianimarla: è svenuta. Arriva un’autoambulanza, i volontari della Croce Rossa le prestano i primi soccorsi, comprendono subito la gravità della situazione e stabiliscono di trasportarla al pronto soccorso dell’ospedale di Garbagnate Milanese.
La lettiga parte come un razzo a sirene spiegate: perdere altro tempo per la donna potrebbe essere fatale.

I dottori le prestano le cure del caso: le sue condizioni sono gravi, ma salvo complicazioni dovrebbe farcela. Salva grazie all’ardimento di un brigadiere da una ventina d’anni in servizio al nucleo radiomobile di Desio. Intanto gli inquirenti escludono che la donna si sia gettata volontariamente.

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