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Il dono vi pare un «pacco»? Un raggio laser lo scoprirà

Un’azienda della Camera di commercio certifica l’autenticità di oro e gioielli

Marta Bravi

C’è chi deve salvare l’ospite dall’addentare la finta mela di cera sul tavolo, e chi regala anelli sormontati da enormi diamanti di vetro credendo nella cecità, letterale e metaforica, della fidanzata. Per venire incontro a chi, invece, fosse sfiorato dal dubbio del «pacco» sotto l’albero, la Camera di commercio ricorda l’esistenza di una sua azienda, la Cisgem, che analizza e verifica in pochi giorni l’autenticità di monili in oro, argento, o con diamanti e pietre preziose. Tramite corriere si può inviare l’«oggetto del dubbio» al centro oppure, se si ha fretta, si può prenotare telefonicamente il controllo, che verrà fatto in giornata. Ma attenzione: la Cisgem, tramite analisi con microsonde a laser Raman, microscopi elettronici, spettrofotometri e spettrometri, riconosce solo l’autenticità del gioiello e non fornisce alcuna valutazione. «Cisgem, il centro informazione e servizi gemmologici - spiega il presidente Dario Bossi Migliavacca - svolge un’importante funzione nella promozione del controllo di qualità».
E parlando più genericamente di controllo di qualità il Codacons ricorda a tutti i consumatori che hanno a disposizione due mesi di tempo, e non i famosi 8 giorni come cercano di far credere alcuni negozianti, per cambiare un oggetto con difetto di conformità. Come stabilisce il decreto 24/2002. «Il concetto di conformità - spiegano dall’Associazione dei consumatori - è più ampio di «difettoso»: un prodotto può essere perfettamente funzionante, ma non conforme. Può essere non conforme, cioè, alla descrizione del venditore o non idoneo all’uso particolare voluto dal consumatore ed esplicitamente richiesto al momento dell’acquisto». Da parte sua il negoziante è tenuto a cambiare la merce solo nel caso in cui gli sia stato esplicitamente chiesto, al momento dell’acquisto, di poter rendere il regalo qualora la taglia si rivelasse sbagliata o il destinatario avesse già ricevuto quel dono.

Il vademecum del «consumatore natalizio» consapevole potrebbe essere così riassunto: «Conservate sempre lo scontrino che dà diritto al cambio entro due mesi dall’acquisto, ricordate che avete diritto, a vostra scelta, alla sostituzione o alla riparazione dell’oggetto nel caso fosse difettoso, mentre qualora la sostituzione non fosse possibile o la riparazione troppo costosa, potete chiedere la riduzione del prezzo o la restituzione dei soldi e, badate bene, non siete obbligati ad accettare il buono d’acquisto che il commerciante cercherà di rifilarvi al posto del contante».

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