Palazzo Giureconsulti ospiterà dal 27 gennaio al 19 marzo la collezione numismatica di Banca Carige, sette secoli (1138 - 1814) di vicende storiche del capoluogo ligure documentati da centinaia di monete. Di scudi la zecca della Repubblica di Genova ne ha coniati moltissimi nei settecento anni della sua storia. È questo l'argomento della mostra organizzata da Banca Carige e Banca Cesare Ponti, che presenterà una selezione di 1.200 monete (in oro, argento e mistura) proveniente dalla collezione della Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, tutte battute dalle zecche del territorio della Repubblica di Genova.
Il visitatore sarà condotto attraverso un percorso di grande qualità e di grande rarità. Potrà ammirare gli scudi col «castello» e scudi con la Madonna Regina di Genova che hanno lasciato una profonda traccia nella vita quotidiana della città, tanto da influenzare proverbi, o far nascere tradizioni come quella di appendere sulla culla dei bambini appena nati uno scudo con la Madonna per invocarne la protezione.
Lo Scudo è però solo una tipologia di monete battute a Genova: accanto a loro si troveranno anche i genovini, i grossi, i denari, e più tardi le quadruple, le doppie, i zecchini, le lire, i soldi, comprese anche le monete con iscrizioni in lingua araba, realizzate appositamente per gli scambi con i Paesi del Levante.
Il percorso espositivo prende il via dal 1138 quando la città ottenne dall'imperatore il diritto a battere moneta, e termina nel 1814 quando la Repubblica fu annessa al Regno di Sardegna e cessò quindi di produrre monete proprie. Esposto anche il periodo in cui Duchi di Milano Francesco I Sforza e Galeazzo Maria Sforza diventarono Signori di Genova: dal 1464 al 1466 il primo, e dal 1466 al 1476 il secondo.