Doppio affare per Milano Rendere la città sicura fa guadagnare 10 milioni Con le multe per lucciole, alcol e accattonaggio il Comune ha recuperato 17mila euro al giorno

Quando la sicurezza è anche un affare. Nei primi sette mesi dell’anno hanno viaggiato al ritmo di oltre 17mila euro al giorno, tre milioni e mezzo di euro incassati da gennaio ad oggi. Ma le ordinanze anti-degrado - multe di 450 euro per lucciole e clienti, per chi imbratta i muri, chi si droga in pubblico e acquista stupefacenti, per chi consuma alcol in bottiglie dove è vietato o ai gestori che lo vendono agli under 16 e contro l’accattonaggio molesto - tra il 2009 e la fine dello scorso luglio hanno portato nelle casse di Palazzo Marino un «tesoretto» di 10,1 milioni di euro. Ecco i numeri snocciolati dal vicesindaco Riccardo De Corato alla platea della festa Pdl al Castello Sforzesco, dove la tavola rotonda sulla sicurezza coordinata dal ministro alla Difesa Ignazio La Russa ha puntato i riflettori sul modello Milano nella lotta al crimine, sottotitolo «due anni di successi senza precedenti». Tra i numeri che fanno ben sperare c’è il calo delle violenze sessuali dell’80% negli ultimi quattro anni. Alle ordinanze anti-degrado dal 25 marzo ad oggi si sono aggiunte gradualmente quelle che hanno fatto scattare il coprifuoco in via Padova, Sarpi, al Corvetto e corso Lodi. Il primo bilancio dei controlli parla di 3.090 schede sugli affitti, 57 richieste di sequestro inoltrate alla magistratura per appartamenti «dormitorio» e 351 violazioni ai provvedimenti, 207 denunce, 18 arresti, 4.614 multe al Codice della strada.

La prossima tappa è via Imbonati, dove il coprifuoco scatterà a partire dal primo ottobre, venerdì prossimo. Già da domani invece, sia lì che in piazza Tirana aumenteranno i controlli: il Comune ha arruolato i poliziotti in pensione e i City Angels.

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