Il doppio volto goloso del geniale Seven

La cucina ticinese affonda le sue radici nella tradizione prealpina soprattutto lombarda, con ricette a noi molto vicine (delizioni sono i risotti e le polente, i vini e i formaggi) e basate sui prodotti di un territorio che racchiude in sé quasi l’intera gamma dei climi e dei paesaggi della vecchia Europa, dal buon pesce di lago alle castagne dei boschi, dal miele all’olio. Estrema varietà di scelta anche sui locali. In tutta la regione esistono numerosi ristoranti premiati dalle più note guide gastronomiche. Ad Ascona segnaliamo il Seven, seven-ascona.ch, gestito dal pluripremiato giovane chef Ivo Adam che dallo scorso anno ha aperto anche il più informale Seven Easy. Sperimentazione e creatività sono le parole chiave dei suoi gustosi assaggini, dei suoi quattro menu armonici di sette portate dal regionale all’esotico.
Altro luogo d’eccellenza è il ristorante Al Portone di Lugano, ristorantealportone.ch. In cucina c'è Silvio Gallizzi. Da non perdere il suo tegamino di cardi, topinambur e puntarelle con pomodori confit e olive taggiasche o la suprema di faraona su letto di carciofi, salsa al fegato d’oca e tartufo nero. Menù 120/150 franchi. Segnalato anche il ristorante dell’Hotel Principe Leopold, leopoldhotel.com, sempre a Lugano, dove si gode una vista indimenticabile sul lago e si viene serviti tra lini, argenti e cristalli.

Dario Ranza ai fornelli, reinterpreta piatti usando prodotti di stagione, sapientemente trasformati in specialità dai sapori netti ed essenziali.
A chi invece non può non vuole concedersi il lusso dell’alta cucina, suggeriamo di cercare tra i molti grotti, canvetti e cantine ticinesi, dove assaggiare piatti nostrani difficilmente reperibili altrove.

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