Dramma Una famiglia distrutta

Il dolore ha ormai stravolto la serenità della famiglia cinese, colpita dal duplice omicidio. La nonna della piccola Joy, ieri pomeriggio, è rientrata a casa in lacrime, sorretta da alcuni parenti. La donna, visibilmente provata e dal pianto incessante, è entrata nel palazzo, nel quartiere di Torpignattara, davanti al quale si è consumata la tragedia. Chi la sorreggeva, quasi trascinandola di peso, ha allontanato i fotografi presenti sul luogo dove sono state lasciate candele e fiori. Per Zengh Lia, la mamma della piccola, è stato il giorno della triste verità: sapere che sua figlia e suo marito sono morti. È toccato alla madre della donna e a suo fratello comunicarle che Joy, la sua bimba di nove mesi, e il marito Zhou, di 31 anni, non ci sono più. Uccisi da un’unica fatale pallottola che ha trafitto prima la testa della piccola e poi il cuore dell’uomo. Nonostante tutte le precauzioni e l’assistenza di un’equipe di medici che hanno tentato di trovare le parole giuste, Zengh Lia è «crollata». Schiacciata da quel doppio dolore. Annientata dal non poter più riabbracciare la sua piccola, suo marito. Annichilita dal fatto di non avere più la sua famiglia. «Crollata» perchè ora è sola.

Ma per i parenti di Zengh Lia non è stato l’unico grande fardello della giornata. Lo strazio è continuato all’obitorio dell’Università La Sapienza, dove la mamma della bimba ha visto il cadavere della piccola e ha urlato: «Picola mia, come ti hanno ridotto...».

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