Chiara Ennas
Genova diventa per l'undicesima volta capitale mondiale della poesia ed anche capitale della poesia mondiale: da sabato fino al 17 giugno, infatti, si tiene l'XI Festival internazionale di Poesia, sotto l'egida del Circolo dei viaggiatori nel tempo. Tanti i luoghi coinvolti: se quello centrale può dirsi il cortile Maggiore di palazzo Ducale, ci sono tanti altri posti, come palazzo Rosso, il museo Sant'Agostino e il castello d'Albertis, che non possono essere considerati solo satelliti.
Genova, dunque, è una delle cornici che meglio si adatta ad una disciplina «così antica ed affascinante» quale è la poesia secondo Anna Castellano, assessore del Comune per la comunicazione, a cui fa eco Claudio Pozzani, direttore del festival. La poesia come linguaggio veramente universale, flessibile e perfettamente accostabile alle altre forme darte, è ancora una volta al centro della scena, come dimostra la presenza di più di cinquanta poeti, italiani e stranieri provenienti dallInghilterra, dal Giappone, come il maestro di haiku Banya Natsuishi, dalla Thailandia, dalla Palestina e dallIndia, con Sujata Bhatt in testa.
LOriente in realtà è solo uno dei quattro temi attorno a cui si articola lintera manifestazione: ad esso vano infatti aggiunti il rapporto fra poesia e altre forme darte, i «sogni abitati» e gli omaggi poetici, dedicati a Bokowsky, Pasolini, Garcia Lorca, Carver e Shakespeare. Quindi la poesia e le altre arti, come la musica, la «videoars», il teatro e la poesia stessa che diventa sonora.
A tutto questo si aggiungono altri eventi, sempre nellambito del festival, quale lo spettacolo «Paesaggi dellaltrove», al museo di villa Croce sabato e domenica, prodotto dal Teatro delle nuvole.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.