Due giorni di tregua, mercoledì torna il maltempo

Prima neve stagionale in Sardegna. A Napoli è imbiancato anche il Vesuvio. Speculazioni, la Coldiretti lancia l'allarme: "Attenzione ai rincari ingiustificati su frutta e verdura"

Due giorni di tregua, mercoledì torna il maltempo

È arrivata la prima neve della stagione anche in Sardegna. Fiocchi diffusi e abbondanti nel centro della regione ma che hanno fatto la loro comparsa anche in città, a Nuoro. Freddo anche nel resto dell’Isola, dove le temperature massime non hanno superato i 10 gradi.

Anche il Vesuvio, a Napoli, si è mostrato quasi completamente innevato. La neve non era solo sulla cima ma su buona parte del vulcano. Dopo i danni provocati dal maltempo nei giorni scorsi nel Vesuviano, la pioggia ha dato tregua al territorio, anche se le temperature sono rigide e le condizioni meteo sono ancora incerte.
D’altronde pioggia, freddo, neve ci accompagneranno anche la prossima settimana. Dopo una breve tregua - domani e martedì, giornate caratterizzate da molte nuvole ma poche piogge - arriverà sull’Italia un nucleo di aria gelida che, scivolando al di là delle Alpi, porterà qualche spolverata di neve sulle zone alpine e, anche in pianura, sul Piemonte.

A metà settimana, però, l’inverno tornerà a fare la voce grossa. Secondo quanto prevede il meteorologo del Centro Epson Meteo, Andrea Giuliacci, mercoledì arriverà dalla Spagna una nuova perturbazione, accompagnata da molte piogge al Centrosud e da nevicate che al Nordovest si spingeranno fino in pianura e giovedì, prima di abbandonare la nostra Penisola, questa stessa perturbazione porterà ancora piogge al Sud e regioni centrali adriatiche. Il tempo - sottolinea Giuliacci - rimarrà brutto anche nell’ultima parte della settimana quando la nostra Penisola sarà attraversata da un’altra perturbazione.
Insomma nei prossimi giorni farà piuttosto freddo in tutta Italia, ma con temperature in generale nella norma, tipiche del mese di gennaio.

Intanto il soccorso alpino e speleologico ligure sconsiglia a tutti gli appassionati della montagna lo scialpinismo e le discese fuori pista sull’Appennino Ligure e Toscoemiliano e sulle Alpi Apuane per il pericolo di valanghe provocato dalle abbondanti nevicate cadute in questi giorni e i notevoli accumuli sui pendii.

A Roma è ancora salito leggermente il livello del Tevere ma la situazione è definita «sotto controllo». Lo riferisce il vicecapo Dipartimento della Protezione Civile, Bernardo De Bernardinis. «L’idrometro di Ripetta ieri mattina segnava i 10,5 metri, quindi il livello è salito leggermente rispetto a sabato a causa delle precipitazioni anche se sono state di lieve intensità - spiega De Bernardinis - ci aspettiamo entro oggi un abbassamento dei livelli».

Dalla Protezione civile fanno sapere che tutti barconi e i galleggianti rimarranno sotto stretta osservazione fino a quando non si esaurirà la piena. Ancora valido anche stamane l’avviso di criticità moderata emesso sabato dalla Protezione civile toscana per il rischio di formazione di ghiaccio sulle strade di collina e montagna. In alcune località montane della Lucchesia, del Pistoiese e della provincia di Firenze. Si continua a lavorare per sistemare le criticità causate nelle ultime due settimane dalle esondazioni di fiumi e torrenti e dalle frane che hanno interrotto molte strade di montagna. In particolare in provincia di Pisa dove continuano gli interventi sull’argine del Serchio a Nodica.

Lancia un allarme anche la coldiretti. «Con i prezzi della frutta e verdura che in media triplicano nel passaggio dal campo alla tavola occorre vigilare affinché l’ondata di maltempo con l’arrivo del gelo non diventi la miccia per far esplodere il fenomeno della speculazione in un momento di difficoltà economica per le imprese agricole ed i consumatori.

Non appaino giustificati al momento rincari elevati e generalizzati al consumo dei prodotti ortofrutticoli». Alcuni prodotti, precisa Coldiretti, sono già raccolti da tempo come mele, pere e kiwi, mentre per altri, come gli agrumi, è in corso la raccolta.

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