Due milioni di pellegrini per ammirare la Sacra Sindone

Due milioni di pellegrini per ammirare la Sacra Sindone

Con l’arrivo dei diciotto Cavalieri della Sindone a cavallo, giunti da Chambery dopo 240 chilometri di viaggio sulle tracce di quello percorso nel 1578 dai cavalieri di Emanuele Filiberto di Savoia, che trasportarono il Sacro lino nella città sabauda, Torino si prepara ad accogliere due milioni di visitatori per l’ostensione. Un milione e mezzo di persone si sono già accreditate, ma c’è ancora tempo per prenotare la visita (della durata prevista di cinque minuti) alla sacra reliquia che sarà esposta nel Duomo da oggi fino al 23 maggio. Basta connettersi a «www.sindone.org» dove è anche segnalato il numero verde telefonico.
Duemila i giornalisti arrivati in città, da tutto il globo. C’è anche Al Jazeera, la maggiore emittente araba, che ieri ha intervistato monsignor Ghiberti, il presidente della commissione diocesana per la Sindone. Insomma in città è tutto pronto, comprese imponenti misure di sicurezza, per l’ostensione della Sindone che, dopo 10 anni, sarà nuovamente esposta nel Duomo. Un evento reso ancora più speciale, questa volta, dal fatto che sarà possibile ammirare il sacro lenzuolo per la prima volta dopo l’intervento di conservazione, a cui fu sottoposto nel 2002. Un restauro che ha reso l’immagine sulla Sindone, secondo la tradizione usata per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro, più visibile, compensando i danni causati dall’incendio che, nel 1532, devastò la Sainte-Chapelle du Saint-Suaire a Chambèry, dove allora il lenzuolo si trovava.
Oggi alle 10 il cardinal Severino Poletto, che sta vivendo in questi giorni «uno stato d’animo di grande attesa, emozioni e grande preghiera», come ha detto lui stesso, accompagnerà i media alla visita in anteprima riservata alla stampa. Dopo, sfileranno davanti al Duomo più di quattromila volontari in casacca viola accorsi da tutta Europa e da Oltreoceano per dare una mano all’imponente organizzazione. Poi alle 16 l’arcivescovo di Torino celebrerà nel Duomo l’omelia.
Massima sorveglianza per il grande evento da parte delle forze dell’ordine, coordinate dal prefetto di Torino Paolo Padoin. Per l’occasione stanno arrivando da tutta Italia circa 200 uomini di rinforzo, tra polizia e carabinieri. Telecamere di ultima generazione con sensori antiterrorismo inoltre vigileranno sul sacro volto per evitare ogni possibile azione da parte di malintenzionati. Durante la notte la reliquia verrà riposta nella teca a prova di incendio e di effrazione all’interno del Duomo torinese.
L’attesa più grande è per la visita di Papa Benedetto XVI fissata per domenica 2 maggio.

Alle 10 il Santo padre celebrerà la messa in piazza San Carlo e guiderà poi la recita del Regina Coeli. Nel pomeriggio, dopo un incontro con i giovani della diocesi, si recherà in Duomo per la sosta di venerazione davanti alla Sindone e una riflessione sui temi dell’Ostensione.

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