Due regole da tenere nel portafoglio... per non rovinarsi

Non scommetteva via web, Christiaan Huygens, ma già nel Seicento aveva compreso i meccanismi attraverso cui il sistemista perde il suo patrimonio. Con qualsiasi metodo: non a caso uno dei teoremi più famosi dello scienziato olandese è quello definito “La rovina del giocatore”. Traducendo dal matematichese, Huygens mostra la probabilità di perdere la posta iniziale pur avendo una probabilità di vittoria costante: idea che non è proprio intuitiva, visto che scegliendo squadre date al 66% uno si aspetterebbe nel lungo periodo di vincere il circa 66% dei colpi e di perderne il 34.
Manca lo spazio per la dimostrazione, ma non quello per ricordare due corollari che ogni giocatore dovrebbe scrivere e tenersi nel portafogli. Il primo: anche quando la probabilità di vincita sulla singola scommessa è superiore al 50% (esempio concreto: oggi la Roma contro la Triestina ne avrebbe 80, cioè 100 diviso 1,25), aumentare la singola puntata quando si vince e non ridurla quando si perde porta più velocemente alla rovina.

Il secondo: anche quando si punta sul gioco più onesto del mondo, con il 50% esatto di probabilità di vittoria (il classico testa o croce), che ha un budget limitato è destinato alla sconfitta contro chi, come il banco o un avversario di taglia superiore alla sua, non si alza mai dal tavolo. Concetti utili soprattutto ai sistemisti, visto che il giocatore «value» puntando sulla quota favorevole riesce sempre a ragionare solo sul presente e sul singolo evento.
stefano@indiscreto.it

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